Skip to content Skip to main navigation Skip to footer

Notizie ed Altro

Studi professionali di ingegneria: la lunga strada verso la sicurezza informatica efficace

Un’indagine del Centro Studi CNI e del Comitato C3i analizza l’approccio degli studi professionali di ingegneria al tema della cyber security e della tutela dei dati

Il Centro Studi CNI ed il Gruppo di lavoro Cyber Security del Comitato C3i hanno realizzato nel mese di novembre 2021 un’indagine con l’intento di sondare l’approccio degli ingegneri al tema complesso della sicurezza in ambito informatico. All’indagine hanno partecipato oltre 4.800 ingegneri iscritti all’Albo professionale. 

Sono emersi approcci diversi ed articolati, oltre ad aspetti tutt’altro che scontati. Si passa da casi in cui emerge un approccio forse troppo fluido in termini di compliance delle norme in materia di tutela dei dati personali (dei clienti degli studi professionali) ad un atteggiamento più informato e consapevole dei rischi connessi alla gestione dei dati a cui, però, non sempre segue un investimento efficace in strumenti per la sicurezza informatica. 

Meno della metà degli studi professionali analizzati ha predisposto l’informativa essenziale per il trattamento dei dati personali dei clienti. Tra chi opera nell’ambito dell’ingegneria dell’informazione si riscontra un approccio più avanzato su questo aspetto. 

I servizi in cloud e quelli “on premise” legati allo svolgimento dell’attività lavorativa sembrano essere prerogativa dei soli ingegneri che operano nel settore dell’informazione, mentre negli altri settori il fabbisogno di questi strumenti è ancora molto limitato.

Tra i sistemi di archiviazione dei dati, quelli su cloud iniziano a diffondersi, mentre forme più evolute come lo storage on premise sono più rari. Sono però relativamente pochi gli ingegneri che non conoscono nessuno degli strumenti presi in considerazione.

Sul collegamento da remoto con VPN emerge invece una certa confusione. Il 13% degli ingegneri intervistati non sa se ne dispone. L’accesso ai file di lavoro con VPN è più diffuso tra gli ingegneri dell’informazione mentre si abbassa drasticamente tra gli ingegneri industriali e civili-ambientali. Occorrerebbe verificare però quanto, effettivamente, per un professionista sia praticabile o utile lavorare da remoto per valutare veramente le regioni di alcune risposte ottenute nell’indagine.

Ma anche tra i pochi professionisti che operano con VPN, l’attenzione al tema della sicurezza andrebbe meglio focalizzata. L’indagine ha infatti messo in evidenza come il 72% dei professionisti intervistati accedono alla VPN solo con username e password. Solo il 12% dispone di chiave precondivisa e solo il 16% dispone di una così detta strong authentication (otp o token).

D’altra parte, è particolarmente significativo il fatto che gli strumenti più diffusi e utilizzati dagli studi professionali in materia di sicurezza informatica siano i software antivirus e antimalaware, mentre altri strumenti, come l’antiphishing o il filesystem crittografato, sono prerogativa di una stretta minoranza. 

Infine solo il 18% di chi opera nella libera professione ha indicato di avere frequentato qualche corso di aggiornamento sulla sicurezza informatica a testimoniare che l’argomento non è considerato come particolarmente rilevante.

“I dati raccolti non descrivono una situazione di sostanziale pericolo tra gli studi professionali di ingegneria – afferma Gennaro Annunziata, Coordinatore del gruppo di lavoro sulla cyber security del C3i – ma evidenziano degli aspetti importanti da tenere sotto controllo. Diamo spesso per scontato che gli ingegneri debbano essere competenti su tutto, incluso anche le tecnologie informatiche, ma la conoscenza degli strumenti per la sicurezza informatica sono in realtà strumenti per specialisti. Abbiamo scoperto che molti studi professionali potrebbero essere esposti ad un elevato grado di rischio ed abbiamo capito che un programma divulgativo sui migliori e più efficaci sistema di difesa da attacchi informatici, indirizzato agli studi professionali, potrebbe essere utile, proprio per creare quella cultura della sicurezza di cui la nostra categoria spesso parla”.

“L’indagine – afferma Giuseppe Margiotta, Presidente del Centro Studi CNI – fa luce su un fenomeno interessante. Davamo per scontato che gli studi di ingegneria fossero particolarmente preparati in tema di sicurezza informatica e di gestione dei dati dei clienti. Emergono invece alcuni elementi potenzialmente critici. La generazione di professionisti tra i 30 e i 50 anni sembra quella più “ferrata” in tema di cybersecurity mentre i più giovani e più anziani hanno un approccio un po’ meno attento. Un’operazione culturale per sensibilizzare in primis gli iscritti all’Albo degli Ingegneri sui temi della sicurezza informatica sarebbe particolarmente utile anche perché avremmo nell’ambito della nostra stessa categoria numerosi esperti in grado peraltro di comprendere le particolari esigenze degli studi professionali”.

Qui il comunicato stampa ufficiale.

Qui i risultati dell’indagine.

Ciclo di webinar “La transizione digitale nella Pa”

Nell’ambito della collaborazione tra FOIV e ANCI Veneto, al via un ciclo di webinar dedicati alla transizione digitale nella Pa.

Di seguito i primi webinar in programma:

  • RTD: IL RUOLO DEL RESPONSABILE PER LA TRANSIZIONE AL DIGITALE. 5 maggio 2022
  • LA PROGETTAZIONE DEI NODI DEL TRAFFICO CON SOFTWARE OPEN SOURCE. 16 maggio 2022 

    I webinar sono rivolti ai dipendenti comunali e quindi agli ingegneri dipendenti del Veneto.
    La partecipazione è gratuita; per ottenere il link col quale collegarsi alla sessione, è necessario compilare il modulo di iscrizione nella sezione “Convegni” del sito www.anciveneto.org 

GLI EMENDAMENTI DELLA FILIERA DELLE COSTRUZIONI AL “DECRETO SOSTEGNI TER”

Riguardano le sanzioni nei confronti dei tecnici asseveratori e la proroga dei tempi di scadenza dei bonus edilizi

La Filiera delle Costruzioni svolge da tempo, nell’interesse del Paese, un lavoro incessante sul tema dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale degli edifici. Le drammatiche vicende di questi giorni confermano l’urgente necessità di ridurre il ricorso a risorse energetiche esterne, incentivando l’uso delle energie rinnovabili e dei sistemi di isolamento delle costruzioni. Per questo motivo è necessario che i bonus edilizi possano essere utilizzati al massimo della loro efficacia.

A questo proposito, la Filiera delle Costruzioni ha trasmesso le proposte condivise di subemendamenti relativi al provvedimento AS 2505 “Decreto Sostegni Ter”, da utilizzare nel caso non fosse possibile la soppressione integrale del comma 2 dell’articolo 28-bis.

Il primo subemendamento recita: “il tecnico abilitato che, nelle asseverazioni di cui al comma 13, allo scopo di conseguire un ingiusto profitto per sé o per altriattesta falsamente l’effettiva realizzazione dell’intervento è punito con la multa da 10.000 a 50.000 euro”. Questa proposta è finalizzata a mitigare l’ingiustificato inasprimento delle sanzioni a carico dei professionisti in relazione ai bonus fiscali in edilizia. La previsione di una possibile elevatissima sanzione penale – prossima a quella, ad esempio, dell’omicidio stradale – riservata ai professionisti che svolgono attività di progettazione ed asseverazione delle opere ricomprese nei cosiddetti Superbonus costituisce un utilizzo improprio della sanzione penale, che dovrebbe riguardare fattispecie più significativamente lesive del pubblico interesse e del pubblico denaro.

Il secondo emendamento prevede che“Il massimale assicurativo per l’attività di asseverazione deve essere pari almeno al 10% del totale dell’importo complessivo degli interventi oggetto delle asseverazioni se l’ammontare degli stessi è inferiore a 5 milioni di euro IVA esclusa e pari almeno al 20% del totale dell’importo complessivo degli interventi oggetto delle asseverazioni se l’ammontare degli stessi è pari o superiore a 5 milioni di euro, IVA esclusa”. La modifica si ritiene necessaria perchéil nuovo testo sulle assicurazioni rischia di far saltare la copertura assicurativa dei professionisti, generando ulteriore confusione nell’ordinamento perché la copertura assicurativa, come noto, costituisce un obbligo ineludibile per i professionisti. Un terzo emendamento prevede che restino comunque valide le polizze stipulate precedentemente al 26 febbraio 2022.

Gli ultimi due emendamenti sono relativi alla proroga al 28 febbraio 2023 e al 30 settembre 2022, rispettivamente dei tempi di scadenza dei bonus edilizi e dello stato di avanzamento lavori del 30%. Ciò perché l’incertezza scaturita dalla normativa sulla cessione dei crediti che, dallo scorso 27 gennaio 2022, si è, di fatto, determinata per effetto della formulazione originaria dell’articolo 28 del decreto-legge in esame, ha provocato un sostanziale blocco dell’operatività.

La Filiera delle Costruzioni si augura che gli emendamenti proposti possano essere acquisiti in modo da evitare che venga depotenziato il fondamentale contributo dei bonus edilizi al rilancio del Paese.

I PRESIDENTI E I SEGRETARI DELLE ORGANIZZAZIONI FIRMATARIE:

ANCE – ASSOCIAZIONE NAZIONALE COSTRUTTORI EDILI

ASSOLEGNO DI FEDERLEGNOARREDO

ALLEANZA DELLE COOPERATIVE ITALIANE PRODUZIONE E LAVORO

CONFCOOPERATIVE LAVORO E SERVIZI

LEGACOOP PRODUZIONE E SERVIZI

ANAEPA CONFARTIGIANATO EDILIZIA

CNA COSTRUZIONI

FIAE CASARTIGIANI

FILLEA CGIL

FILCA CISL

FENEAL UIL

C.L.A.A.I.

CONFAPI ANIEM

ANACI – ASSOCIAZIONE NAZIONALE AMMINISTRATORI CONDOMINIALI E IMMOBILIARI

ISI – INGEGNERIA SISMICA ITALIANA

OICE

RETE PROFESSIONI TECNICHE

CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

FEDERCOSTRUZIONI

LEGAMBIENTE

ASSISTAL

FONDAZIONE INARCASSA

UNIONE CONSORZI STABILI ITALIANI

UNION SOA

USI

GENERAL SOA

CONFORMA

CONFINDUSTRIA

FEDERESCO

Lavoro: boom di ingegneri assunti nei primi sei mesi del 2021

Secondo i dati elaborati da Anpal Servizi e Fondazione CNI, sono poco meno di 40mila le assunzioni per posizioni correlate all’attività professionale ingegneristica

Dopo la flessione determinata dalle prime due ondate della pandemia, riprende a correre l’occupazione ingegneristica in Italia: nei primi sei mesi del 2021 sono state effettuate 38.836 assunzioni per posizioni strettamente correlate all’attività professionale ingegneristica, circa 10 mila in più di quante ne sono state registrate nei primi sei mesi del 2020. E’ quanto viene evidenziato dall’Osservatorio sull’occupazione ingegneristica, realizzato nell’ambito di una collaborazione tra Anpal Servizi e Fondazione Consiglio Nazionale degli Ingegneri, dopo aver analizzato i dati estratti dal Sistema informativo delle Comunicazioni obbligatori relativi al primo semestre 2021.

Va precisato che le quasi 40mila assunzioni non riguardano esclusivamente individui in possesso di una laurea in ingegneria, ma si riferiscono a mansioni per cui le imprese si rivolgono soprattutto (se non totalmente) agli ingegneri.

Se già prima della pandemia, le assunzioni erano concentrate soprattutto nei settori a più alto contenuto informatico, il forzato ricorso alle tecnologie e alla “comunicazione a distanza” ha sicuramente dato un maggior impulso a tali settori, tanto che in oltre la metà dei casi la figura ricercata è stata quella di analista e progettista di software.

Ma anche le misure di rilancio dell’economia, in primis l’introduzione del Superbonus 110% e dell’Ecobonus, si sono rilevate per gli ingegneri un’ottima occasione di rilancio occupazionale, in un ambito, quello civile ed ambientale, un po’ in affanno negli ultimi anni, soprattutto se confrontato con gli altri settori ingegneristici: nei primi sei mesi del 2021 sono state effettuate circa 3mila assunzioni di profili con le competenze di ingegneri energetici e meccanici, mentre altre 2.500 sono state appannaggio degli ingegneri civili.

Non solo aumenta il numero delle assunzioni, ma migliorano anche le condizioni offerte: in quasi il 60% delle assunzioni è stato infatti offerto un contratto a tempo indeterminato, quota in deciso aumento rispetto a quanto rilevato negli anni precedenti.

Sebbene la componente femminile tra i laureati in ingegneria sia in continua espansione, le posizioni lavorative ingegneristiche sono ancora in larga prevalenza occupate dagli uomini, tanto che solo il 23,9% delle assunzioni ha coinvolto una professionista. Va tuttavia evidenziato che in oltre la metà delle 9.296 assunzioni che hanno riguardato le donne, la ricerca era mirata all’assunzione di analisti e progettisti software, un profilo da sempre a forte caratterizzazione maschile, a conferma così del fatto che stanno progressivamente scomparendo le barriere culturali che precludevano o meno l’accesso a determinate professioni in base al genere.

Per quanto riguarda l’età del personale assunto, nei primi sei mesi del 2021 per le posizioni ingegneristiche, oltre la metà delle assunzioni ha riguardato giovani con età inferiore ai 30 anni, mentre si riducono le opportunità di inserimento (o reinserimento) per i profili più esperti: solo il 17% degli assunti ha infatti un’età superiore ai 45 anni.

Le imprese dell’area milanese risultano quelle che hanno assunto il numero più consistente di profili ingegneristici (poco meno di 10mila assunzioni), seguite da quelle di Roma (5.162 assunzioni) e di Torino (2.506 assunzioni). Decisamente più critica la situazione nel Mezzogiorno dove spiccano Napoli (1.378 assunzioni) e Bari (712 assunzioni).

Per un maggior approfondimento e per poter navigare più nel dettaglio tra i dati, si rimanda alla Mappa interattiva sull’occupazione ingegneristica pubblicata su cni-working.it, (portale realizzato dalla Fondazione del Consiglio Nazionale degli Ingegneri interamente dedicato al lavoro degli ingegneri) e sul portale di ANPAL Servizi (anpalservizi.it).

Forum Internazionale ECOtechGREEN posticipato al 21 e 22 aprile 2022

Cambia data il Forum Internazionale ECOtechGREEN, organizzato da PAYSAGE con la rivista internazionale TOPSCAPE e Padova Hall, in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e con il patrocinio della FOIV.

L’evento viene posticipato al 21 e 22 aprile 2022. a seguito delle nuove restrizioni anti Covid e con l’obiettivo di garantire la più ampia partecipazione in presenza nel rispetto delle normative in vigore.

Conseguentemente è stata prorogata la data di chiusura del Bando ECOtechGREEN al 15 marzo 2022.

Qui il bando: https://concorsiawn.it/ecotechgreen-2021/bando

Qui l’iscrizione al premio: https://concorsiawn.it/ecotechgreen-2021/iscrizione

Informazioni: https://www.paysage.it/ecotechgreen

4ª Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica: le proposte tecnico-fiscali per migliorare l’applicazione degli strumenti previsti dallo Stato

Sensibilizzare i politici e i cittadini sull’importanza della prevenzione dal rischio sismico, per favorire il miglioramento delle condizioni di sicurezza degli edifici e del ricco e fragile patrimonio architettonico, presentando anche proposte tecnico fiscali per migliorare gli strumenti attuali come i bonus edilizi. Per questo obiettivo si sono dati appuntamento a Palazzo Ferrajoli i rappresentanti istituzionali, professionali e scientifici dei principali organi che hanno competenza in materia di prevenzione sismica, assieme ad importanti esponenti del mondo politico. “La Sicurezza inizia dalla Conoscenza”, è questo il titolo della 4°edizione della Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica, l’iniziativa, promossa da Fondazione Inarcassa, Consiglio Nazionale degli Ingegneri e Consiglio Nazionale degli Architetti PPC. Grazie al supporto scientifico del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, del Dipartimento Protezione Civile, della Conferenza dei Rettori Università Italiane, della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, di ENEA e di Ingegneria Sismica Italiana.

I dati* evidenziano che dal 1968 – anno del terremoto del Belice – ad oggi, gli eventi sismici hanno causato circa cinquemila vittime e una spesa di 2,2 miliardi di euro l’anno per la ricostruzione. Attualmente sono oltre 12 milioni le abitazioni con un’alta esposizione al rischio sismico e per la loro messa in sicurezza si stima una spesa di 93 miliardi di euro, inferiore, quindi ai costi di ricostruzione sostenuti dalla Stato pari a oltre 130 miliardi di euro negli ultimi 53 anni.

Lo strumento del Super bonus 110%, a disposizione dei cittadini da circa un anno, è partito a rilento, soprattutto a causa dell’iniziale difficoltà di interpretazione delle norme e della complessità degli adempimenti richiesti per accedervi. Un’accelerazione si è avuta da aprile 2021 (mese in cui si registrava una spesa di circa 800 milioni di euro), arrivata poi a settembre con 7,5 miliardi di euro, e con la previsione di attestarsi a fine anno a 9 miliardi di euro. La maggior parte della spesa però è stata utilizzata per interventi di riqualificazione energetica. Sono rimasti in coda quelli relativi alla prevenzione sismica: il rapporto è di circa 7:1 (fonte Agenzia delle Entrate).

“Le quattro edizioni di questa Giornata hanno rappresentato la più importante iniziativa del mondo istituzionale e professionistico sul tema della prevenzione sismica, dichiara Franco Fietta, presidente Fondazione Inarcassa. Nel tempo abbiamo dimostrato l’importanza di fare sistema su tematiche di grande rilevanza che coinvolgono l’intera collettività. Per questo chiediamo al Governo, in primis al Ministro Cingolani, di trasformarla in una ricorrenza istituzionale, perché siamo convinti che il nostro impegno come tecnici competenti in materia, ma anche come cittadini, deve esser quello di arrivare un giorno a non dover più contare vittime per terremoti nel futuro, perché ormai il rischio sarà ridotto a livelli assolutamente trascurabili. I dati dell’Agenzia delle Entrate ci dicono che a settembre 2021 i Bonus sismici e il Superbonus sismico al 110% hanno registrato importi complessivamente pari a 1,8 miliardi di euro, meno di un decimo rispetto a tutti gli importi per tutti i Bonus edilizi (pari a 19,3 Mld €); le unità immobiliari coinvolte sono state circa 84.000 contro oltre 2,5 milioni. Confrontando solo i dati del Superbonus, notiamo che gli interventi sismici riguardano 70.400 unità immobiliari, contro 517.000 interessate dal Super ecobonus: la proporzione è 1:7 e i relativi importi impegnati sono un quarto di quelli per motivi energetici. Purtroppo, i cittadini non hanno colto in pieno questa importantissima opportunità a causa della scarsa conoscenza del problema e della difficile percezione del rischio sismico per la propria abitazione. A questo si aggiunge la complessità e quindi lunghezza temporale della progettazione e degli interventi in campo sismico, contro tempi del Superbonus limitati e con norme instabili. C’è poi l’invasività degli interventi che spesso costringe ad abbandonare l’abitazione, con evidente contrarietà del residente”.

Il nostro impegno è volto ad incentivare la cultura della prevenzione sismica per informare i cittadini sui rischi e sulle soluzioni tecniche che è possibile utilizzare per rendere sicuro il patrimonio edilizio, aggiunge Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. La prevenzione sismica è una priorità per il Paese ed è proprio per questo motivo che quest’anno intendiamo promuovere l’utilizzo del Sismabonus sottolineando con forza quelli che sono i suoi vantaggi che devono essere ulteriormente sostenuti, potenziati e messi in risalto in tutte le sedi. Riteniamo che le varie forme di bonus devono diventare misure strutturali all’interno di una strategia di lungo periodo che abbia al suo centro la rigenerazione urbana sostenibile e partecipata, puntando, non su interventi a pioggia o episodici, ma su interventi integrati per migliorare la qualità della vita nelle nostre città. Sulla stessa linea, e mai dimenticando che il patrimonio edilizio del nostro Paese diviene sempre più obsoleto ed insicuro, occorre rilanciare un’azione coordinata, soprattutto all’interno del percorso di transizione ecologica, affinché gli interventi di adeguamento e miglioramento sismico siano parte di una più ampia strategia per le città e i territori. Registro con soddisfazione che finalmente si comincia a riparlare di Agenda Urbana dopo un lungo periodo di assoluto silenzio: la rigenerazione urbana integrata e partecipata è la priorità strategica da mettere in atto e deve costituire il centro propulsore delle politiche di governo del territorio, in quanto può essere lo strumento efficace per ripensare il futuro delle città. Un futuro che deve essere basato sempre più sulla sicurezza del nostro patrimonio edilizio e per la vita delle nostre comunità”.

I problemi evidenziati dai colleghi sono noti al Consiglio Nazionale degli Ingegneri, che ha operato in sinergia con tutte le categorie coinvolte ed assieme a Rete Professioni Tecniche (RPT) è intervenuto sempre per segnalare e proporre i correttivi necessari in tutte le occasioni istituzionali e non, sottolinea Armando Zambrano, Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri.Per quanto riguarda il Bonus Sismico e più in particolare il Superbonus Sismico 110%, compreso che il problema della scarsa informazione e percezione del cittadino deve essere superato, dobbiamo andare a proporre strumenti che portino conoscenza alla popolazione e contemporaneamente alle Istituzioni.Sono quindi stati proposti da RPT emendamenti alla Legge di Bilancio che prevedono la possibilità di comprendere tra gli interventi detraibili la verifica sismica dell’edificio. Questo consentirebbe, con costi accettabili per la collettività, di far acquisire maggiore consapevolezza ai committenti, nella speranza che possano andare a rivedere la loro spesa immediata o quantomeno programmare meglio quella futura. Sulla stessa scia si inserisce l’emendamento che propone di rendere detraibile la spesa per il monitoraggio sismico degli edifici, uno strumento utile soprattutto in funzione del controllo sismico del territorio e degli edifici. Ambedue le proposte potrebbero aumentare di molto la conoscenza con un costo ragionevole.Più in generale, il tema dell’incentivo al miglioramento strutturale dal punto di vista sismico deve essere visto in un contesto temporale più ampio. I tempi di verifica, analisi, progettazione ed intervento in campo sismico sono lunghi, spesso più lunghi di quelli governativi, incerti in alcuni aspetti normativi e nei tempi.Èinoltre estremamente auspicabile l’istituzione del Fascicolo del Fabbricato che contenga all’interno delle importanti informazioni sulla sua storia tecnica, di manutenzione, autorizzativa e amministrativa anche indicazioni sul grado di classificazione sismica oltre che energetica.Un altro tema dibattuto riguarda l’assicurazione dei fabbricati dal rischio sismico che potrebbe essere supportata con deducibilità fiscali o addirittura resa obbligatoria, con l’evidente vantaggio che con l’ampliamento significativo delle polizze i premi verrebbero ridotti. Il vantaggio per lo Stato sarebbe di estrema importanza, perché nella tragica eventualità di terremoti, i costi a carico della collettività verrebbero contenuti significativamente”.

* Centro studi CNI

Fonte: Ufficio stampa CNI

Pnrr: “Parte la selezione dei 1.000 esperti per i territori, avvisi pubblicati sul portale inPA”

“Sono stati appena pubblicati sul portale inPA gli avvisi per il conferimento di 1.000 incarichi di collaborazione a professionisti ed esperti per accompagnare le amministrazioni territoriali nelle semplificazioni indicate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Tutti gli interessati possono fin da oggi candidarsi con un semplice clic”. Ne dà notizia il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.

“L’inserimento degli avvisi sul portale – sottolinea il ministro – segue a strettissimo giro la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 284 di ieri, 29 novembre, del Dpcm con il riparto di 320,3 milioni di euro a favore delle Regioni e delle Province autonome per il conferimento degli incarichi. La task force dei 1.000, prevista dal Pnrr e disciplinata nel decreto legge n. 80/2021, avrà il compito di sostenere le amministrazioni territoriali nelle attività di semplificazione, nel recupero dell’arretrato e nel miglioramento dei tempi effettivi di conclusione delle procedure. Le Regioni hanno già inviato i fabbisogni al Dipartimento della Funzione pubblica, che provvederà ora a fornire loro un coerente elenco di professionisti ed esperti, selezionati attraverso inPA in base al curriculum e alla zona di attività, per facilitare le procedure comparative per l’attribuzione degli incarichi. Ingegneri, architetti, biologi, chimici, fisici, esperti giuridici, digitali e gestionali, informatici, statistici, agronomi, geologi, geometri: sono tra coloro che formeranno le squadre di ‘pronto intervento Pnrr’ per eliminare i colli di bottiglia sui territori, supportare le amministrazioni locali nella gestione delle procedure complesse, dagli appalti alle autorizzazioni ambientali, e accelerare l’attuazione dei progetti e degli investimenti”.

  • Consulta i bandi su inPA

Continua a leggere la notizia nel sito del Ministero della Pubblica amministrazione a questo link.

ATTI webinar “Superbonus 110% ancora troppi dubbi. Le risposte per gli ingegneri” (25-11-21)

Si è svolto lo scorso 25 novembre il webinarSuperbonus 110% ancora troppi dubbi. Le risposte per gli ingegneri” organizzato dalla FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto con il patrocinio del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, di ANCE Veneto e del CUP del Veneto (Comitato Unitario delle Professioni) .

Qui il VIDEO del webinar:

PRESENTAZIONI RELATORI:

Sismabonus: aspetti tecnici, assicurativi e dì processo | Giovanni Cardinale -Vicepresidente Consiglio Nazionale Ingegneri Delegato per i Settori Strutture Scarica

SuperEcobonus un anno dopo: risultati e criticità | Domenico Prisinzano – Primo Ricercatore ENEA Scarica 

Aspetti giuridici e cessione del credito | Francesco Foltran – BM&A Studio legale associato Scarica

I quesiti di FOIV Scarica

Altri materiali:

Scarica la locandina

Scarica il comunicato stampa.

Leggi l’articolo di Ingenio sull’evento.

Guarda le mini interviste ai relatori

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy