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Tag: professioni

I PROFESSIONISTI IN PRIMA LINEA PER LA RINASCITA DI VENEZIA

Il messaggio lanciato dal Cup (Comitato unitario delle professioni) di Venezia in un evento per celebrare i 1.600 anni della città

Quasi 300 professionisti si sono collegati ieri pomeriggio al webinar Le corporazioni e le professioni – passato e futuro di Venezia. Dal sistema delle corporazioni nella Repubblica di Venezia alle proposte dei professionisti per ripensare il futuro della città”, a cura del Cup (Comitato unitario delle professioni) Venezia nell’ambito delle iniziative per i 1.600 anni di Venezia, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia.

È stata un’occasione per ricordare il passato della città attraverso il sistema delle corporazioni da cui hanno avuto origine gli ordini professionali, ma soprattutto di tratteggiate il futuro della città lagunare. Il messaggio che è stato lanciato è chiaro e forte: i professionisti possono e devono contribuire attivamente, ognuno con le proprie competenze, alla ripresa in città dopo due anni difficilissimi dovuti alla pandemia. (continua a leggere dopo la gallery)

“Volevamo anche noi professionisti festeggiare i 1600 anni di Venezia – ha commentato la presidente del Cup Venezia Patrizia Gobat aprendo i lavori – . Ma noi non ci fermiamo alle celebrazioni, perché abbiamo nel cuore questa città , abbiamo una progettualità che insieme a tutti gli altri attori vogliamo portare avanti. Il Cup Venezia abbraccia tutte le professioni di area tecnica, economico-giuridica e in parte sanitaria e per questo abbiamo molto da dire per rendere questa città un modello, un laboratorio a cui tutto il mondo guarda e che sia in grado di attirare i giovani e le nuove energie”.

L’assessore al Bilancio del Comune di Venezia Michele Zuin, delegato dal sindaco Luigi Brugnaro, ha sottolineato: “La mia presenza qui vuole testimoniare supporto e legame con le vostre iniziative e dare valore al ruolo di intellettuali e professionisti impegnati nelle attività economiche e sociali. Voi rappresentate la conservazione della tradizione e il sostegno alle attività lavorative della città di Venezia, che dalla sua fondazione ha costruito un legame produttivo tra artigianato e lavoro,  uomini e operosità, tradizione e modernità. Insieme alle istituzioni, in questi tempi difficili – ha proseguito Zuin – si deve creare ancora di più una sinergia per agevolare le iniziative sociali promosse nel territorio e rendere il giusto ascolto alle necessità di ordini e collegi professionali per metterli in condizione di migliorare il loro apporto professionale a favore di tutta la città”.

La presidente dell’Ordine nazionale dei Consulenti del Lavoro Marina Calderone, ha evidenziato: “Noi siamo fortemente vicini ai nostri territori, siamo un prodotto dei nostri territori e a loro restituiamo il nostro impegno. Dalla crisi si esce se si è uniti e soprattutto se si ha una visione di futuro comune. Le professioni ci sono, totalmente e pienamente, hanno fatto il oro dovere e anche di più in questi lunghissimi mesi di pandemia ed è importante sottolineare che noi abbiamo la possibilità di suonare un concerto a più voci e mettere in campo l’ossatura portante del sapere intellettuale italiano ch si sostanzia nella gestione di attività e professioni che abbracciano tutti i rami del sapere. La pandemia ci ha insegnato a lavorare in modo diverso e ci ha fatto capire di uscire con dei modelli di lavoro diversi, nella consapevolezza che insieme possiamo fare la differenza”.

Dopo un ampio spazio al passato delle corporazioni con le relazioni di Matilde Brandolisio, presidente dell’Ordine chimici e fisici di Venezia e segretario CUP Venezia, e di Luciano Pezzolo professore ordinario di Storia moderna dell’Università Ca’ Foscari. Quindi focus sul futuro della città e della professione con la tavola rotonda, aperta dall’intervento di Gaetano Zilio Grandi, professore di Diritto del Lavoro e Pro Rettore dell’Università di Venezia : “Il tema del lavoro è fondamentale, soprattutto in questo momento e prometto molto interesse dell’Università su questo aspetto. Ci stanno sempre più chiedendo competenze diverse, aperte alla tecnologia, e questo dobbiamo fare senza indugio. Venezia deve, come tutto il paese, rinascere, con l’Università, con gli ordini professionali, con i corpi intermedi e tutte le professioni devono dare il loro contributo. C’è da ripensare il sistema di formazione universitaria e di sblocco nelle professioni. Bisogna sviluppare con decisione le lauree professionalizzanti, l’apprendistato, dobbiamo formare i lavoratori specializzati tanto richiesti dal mercato del lavoro. Dobbiamo lavorare insieme perché Venezia è un gioiello che spinge verso un rinascimento del paese e della città”.

Claudio Rorato, responsabile scientifico e direttore dell’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale del Politecnico Di Milano ha esposto gli esiti di una ricerca condotta su oltre 3mila aziende, dalla quale emerge con chiarezza l’importanza della formazione come leva strategica nel tempo e della digitalizzazione.

L’assessore alla Coesione sociale del Comune di Venezia Simone Venturini ha aggiunto: “Non è un momento facile per professioni e corpi intermedi. Veniamo da anni di disintermediazione nei quali associazioni, sindacati, mondo cattolico, si sono un po’ sgretolati. Il tentativo di parlare sempre alle masse, superando alcuni passaggi di concertazione e confronto, nell’illusione di poter dare risposte semplici a domande complesse, ha contribuito a un imbarbarimento del dibattito politico, un mondo dal quale i professionisti si sono sempre più allontanati. In una città complessa come Venezia il vostro ruolo è invece fondamentale, con la vostra competenza e professionalità. Venezia esce da due anni orribili, ma dopo l’acqua granda e il covid ha imboccato una strada significativa di rilancio, puntando a dare l’immagine di città della contemporaneità e del futuro. Ci attendono molte sfide, sia nel centro che in terraferma. In questo senso saranno fondamentali le risorse che arriveranno dal Pnrr e voi professionisti avrete un ruolo fondamentale”.

Valli’ Zillio, vicepresidente dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Venezia, ha affermato: “Qui da Venezia sono partite tutte le professioni, siamo l’inizio della storia. Non vorrei che fossimo però l’inizio anche della fine. Serve maggiore collaborazione con la pubblica amministrazione, stiamo combattendo una battaglia per essere più considerati. L’importanza sono i giovani, che sono pochi, non sono assistiti, sono un po’ abbandonati. Dobbiamo farli tornare a Venezia, dare loro degli input, fargli capire che devono specializzarsi in qualcosa. Ricordiamo poi anche che le nostre aziende sono ancora “vecchie”, molto indietro sul fronte della digitalizzazione. E a questi imprenditori bisogna pensare”.
Giuseppe Sacco, dell’Ordine degli Avvocati di Venezia, ha sottolineato: “La nostra stupenda città e il nostro paese devono esigere dall’avvocatura un contributo di libero pensiero che possa essere utilizzato a sostegno della buona politica e della democrazia, una voce indipendente che possa contraddire avanti ai giudici con la certezza che i diritti debbano essere trattati con giustizia, in nome del popolo italiano”.
Ha concluso Mariano Carraro, Presidente degli Ingegneri di Venezia: “Questo evento ci spinge a ritrovare le fondamenta delle nostre professioni per comprendere meglio il nostro ruolo di oggi. I professionisti sono e devono essere la seconda gamba per la ripresa post pandemica, in quanto svolgono un ruolo fondamentale nella società per garantire la qualità del lavoro e la difesa delle competenze. Il nostro contributo è fondamentale specialmente per la concreta attuazione del Pnrr per la quale siamo tutti impegnati. Quanto a Venezia, la città deve riprendersi dagli effetti della pandemia, ma con direzioni che devono essere meglio calibrate rispetto al passato: non è possibile che viva solo del turismo mordi e fuggi, non può sopportare un turismo di massa. C’è poi il tema di Porto Marghera, la cui riqualificazione è un tema su cui tutti ci dobbiamo confrontare: serve un disegno strategico per quest’area fondamentale della città”.

Qui il comunicato stampa ufficiale.
Qui le video interviste ad alcuni relatori.

TUTELA DEI LIBERI PROFESSIONISTI: IN CONSIGLIO REGIONALE PRONTI DUE PROGETTI DI LEGGE

Tutelare tanto i liberi professionisti quanto i cittadini privati che si rivolgono a ingegneri, architetti, geologi, geometri, agronomi, agrotecnici, periti industriali e periti agrari. È questa la filosofia alla base dei due progetti di legge presentati in Consiglio regionale del Veneto, depositati rispettivamente dai consiglieri Maurizio Colman (Lega) e Andrea Bassi (Centro destra Veneto – Autonomia e libertà). Due progetti di legge differenti ma con la stessa finalità e gli stessi destinatari (ingegneri, architetti, geologi, geometri, agronomi, agrotecnici, periti industriali e periti agrari, le cosiddette professioni tecniche) che a questo punto verranno unificati.

Ne hanno discusso ieri con i due consiglieri regionali: Pasqualino Boschetto (Presidente della Federazione Ingegneri del Veneto), Mariano Carraro (Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Venezia), Andrea Falsirollo (Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Verona) e Claudio Biancon (Delegato della Federazione degli Architetti del Veneto).

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