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Tag: ordine ingegneri verona

Lavori pubblici. Presentato il Prezzario delle opere pubbliche della Regione del Veneto: stabilità nei prezzi con +5% nell’edile e diminuzione nell’idraulica. Attenzione al verde e alla sostenibilità ambientale

Uno strumento utile e trasparente in ambito di lavori pubblici per gli operatori del settore e per il cittadino con più attenzione al verde e alla sostenibilità ambientale. Stabilità dei prezzi rispetto all’anno 2023, con un incremento medio contenuto entro il 5% circa per le opere edili ed una diminuzione per talune opere impiantistiche nel settore idraulico.

È il Prezzario 2024 delle opere pubbliche approvato dalla Regione del Veneto ed operativo da fine giugno: 18.500 voci per determinare, nei contratti, il costo dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni in un contesto influenzato dall’aumento dei costi delle materie prime, delle attrezzature, dell’energia e dalla situazione geopolitica internazionale.

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Open 2021-2022 – Le sfide della sostenibilità per un mondo più resiliente e città più smart

 Al via il 26 ottobre in streaming e in presenza la rassegna «aperta» dell’Ordine degli Ingegneri di Verona. Previsti incontri e conferenze sul tema «tecniche, mezzi, informazione per riappropriarci del nostro futuro».

Verona, 20 ottobre 2021 — Come ci si muoverà nella città del futuro? Di che materiale saranno fatte le nuove case? Come si alimenteranno gli elettrodomestici in modo da rispettare l’ambiente (senza pesare troppo sulla bolletta)? E come verrà trattato ciò dalla casa «esce», ovvero i rifiuti? Sono temi che interrogano qualsiasi cittadino e su cui si confrontano quotidianamente gli amministratori locali. Allo stesso tempo, su più ampia scala, rappresentano le grandi questioni irrisolte del mondo che verrà, toccando nodi cruciali come la lotta al cambiamento climatico, la green economy e l’implementazione di nuove forme di energia pulita.

Partirà proprio da queste domande l’edizione 2021 – 2022 di Open, l’annuale rassegna di incontri organizzata dall’Ordine degli Ingegneri di Verona. Un’iniziativa che mette al centro di tutto, fin dal nome, l’apertura alla città e alla comunità, proponendo una serie di incontri non solo per addetti ai lavori.

Nell’anno della pandemia, Open aveva scelto di concentrarsi sulle nuove forme di comunicazione, tra cui quelle tecnologie che hanno consentito a molti di lavorare senza lasciare la propria casa. Anche le conferenze si erano svolte in streaming, senza però per questo limitare le presenze, anzi: si è arrivato a toccare un massimo di 700 utenti collegati contemporaneamente.

Con quest’edizione, Open testerà il sistema «misto»: si torna in presenza, nella sede dell’Ordine degli Ingegneri alla «Cittadella delle professioni», in via Santa Teresa, senza abbandonare, però, la possibilità di collegarsi online.

 

LA SFIDA DELLA SOSTENIBILITÀ

Il titolo scelto per l’edizione 2021 – 2022 è «Sostenibili Attività – Tecniche, mezzi, informazione per riappropriarci del nostro futuro». Le due parole, unite insieme in una crasi, ne formano una terza: Sostenibilità. Questo termine, nelle diverse lingue, è stato, del resto, una delle parole chiave più digitate, nel corso dell’ultimo anno, sui motori di ricerca, spesso accompagnata da quesiti legati produzione energetica e sullo smaltimento dei rifiuti, su tutti la plastica. A questo riguardo, Open sceglie di allargare gli orizzonti. Nel ciclo dei nove appuntamenti, il concetto di sostenibilità verrà «aggredito» in tutte le sue sfaccettature: dalla sua applicazione al mondo dell’industria, nell’era della quarta rivoluzione industriale, alla salvaguardia delle risorse idriche, senza dimenticare l’ampio capitolo dell’economia circolare, su cui gli ingegneri scaligeri hanno deciso di investire con convinzione, anche con il loro lavoro di tutti i giorni.

Il primo appuntamento, fissato per martedì 26 ottobre, con inizio alle 9.30, affronterà di petto uno dei temi chiave della rassegna, la circolarità energetica. Ovvero come evitare di dissipare una risorsa sempre più preziosa (e costosa, in bolletta), riducendo gli sprechi e ricorrendo quanto più possibile alle fonti rinnovabili. Tra gli argomenti affrontanti, le nuove frontiere dell’uso del biometano (ne parlerà Leonardo Senatori, manager di una delle aziende top del settore) e dell’idrogeno (affronterà il tema Emanuele Castioni, che opera sul fronte della produzione di elettrolizzatori per la generazione del prezioso gas). Il coordinamento scientifico dell’evento sarà a cura di Alberto Valli, consigliere referente della commissione «Energie ed efficienza» dell’Ordine degli Ingegneri scaligero. Lo stesso tema, da unaltro punto di vista, verrà affrontato il 17 dicembre, con un convegno dal titolo «Produzione sostenibile ed economia circolare».

 

IL FUTURO DELLE CITTÀ, DELLA MOBILITÀ URBANA, DELL’INDUSTRIA

Nel secondo appuntamento,  venerdì 3 novembre, dalle 14.30 alle 17.30, si volgerà lo sguardo al futuro delle città. Come coniugare l’esistenza di grossi agglomerati urbani, responsabili a livello mondiale del 70% di emissioni di CO2 con i nuovi obiettivi posti dalla comunità internazionale (ad esempio con i programmi Green Deal, Renovation Wave e New Europan Bauhaus) per la riduzione di gas serra. Una questione che si collega in modo diretto a quella della mobilità sostenibile, che resta un dilemma aperto per molte grandi centri italiani, tra cui Verona. Tenterà di rispondere un panel di esperti, tra cui Chiara Wolter, esperta di energia di Ambiente Italia, Dino Zardi, docente di Ingegneria Civile e Ambientale all’Università di Trento, Maria Chiara Pastore, ricercatrice del Politecnico di Milano e Maurizio Tira, docente di Tecnica della pianificazione urbanisti all’Università di Brescia e presidente della Società Italiana degli Urbanisti. Al centro degli interventi, la riflessione su alcuni processi che caratterizzeranno il cambiamento nei prossimi anni: come le aree urbane possono contribuire alla lotta al climate change, la mobilità sostenibile come nuovo rapporto del cittadino con il territorio, la forestazione urbana come fattore di resilienza ma anche di migliore relazione con l’ecosistema.

Sarà solo l’inizio di una serie di incontri che proseguiranno fino a fine gennaio e che toccheranno altri temi che, pur senza dimenticare il contesto generale, affronteranno nodi aperti anche per la realtà locale veronese. Un esempio arriva dal terzo evento in programma, dedicato alla sostenibilità ambientale e ai trasporti, l’11 novembre alle ore 15, nel periodo dell’anno statisticamente più delicato sotto il profilo dell’inquinamento atmosferico (e, di conseguenza, delle limitazioni al traffico).

Il 26 novembre, alle 14.30, si farà invece il punto sull’industria, fonte di benessere per il nostro territorio, ma anche, notoriamente, di emissioni di gas serra. La rivoluzione 4.0, le nuove tecnologie, offrono però strumenti che consentono di abbattere l’impatto ambientale delle aziende, trovando un punto di incontro tra crescita e salvaguardia del pianeta.

La produzione crea, tuttavia, anche delle materie di scarto. Il 3 dicembre, alle 10, si parlerà proprio di gestione dei rifiuti nell’ottica dei Cam, ossia i criteri ambientali minimi. Si tratta dei requisiti definiti dal Ministero dell’Ambiente volti ad indirizzare le Pubbliche Amministrazioni e le imprese verso una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti. Regole che vengono applicate anche nella gestione dei rifiuti urbani, partendo proprio dal peso che ciascun materiale ha nel suo ciclo di smaltimento o di riciclo.

Un appuntamento che sarà dedicato  alla tutela dell’acqua che beviamo tutti i giorni. Il convegno «Inquinamento e risorsa idropotabile», in calendario il 31 gennaio vedrà la partecipazione di esperti dell’Arpav, l’agenzia regionale veneta per l’ambiente, delle partecipate che seguono il servizio idrico in provincia di Verona: Acque Veronesi e Ags, e del Consorzio Veronese di Bonifica. Al centro ci saranno le questioni territoriali ancora aperte, a cominciare da quella della discarica di Pescantina, fino alla contaminazione da Pfas che ha riguardato anche alcune zone della provincia di Verona.

  

UN LABORATORIO DI PROPOSTE

Open non si limiterà, del resto, ad «analizzare problemi», ma raccoglierà anche proposte costruttive, «visioni» per il futuro prossimo venturo. A cominciare degli edifici, uno dei fattori che incidono maggiormente sulla sostenibilità delle città: un seminario (previsto per il 14 gennaio) affronterà le nuove proposte che arrivano dal mondo dell’architettura per contenere il più possibile «l’impronta umana» sul territorio.

Il convegno conclusivo, il 28 gennaio, sarà dedicato alle auto di domani e alle diverse tecnologie per contenere l’inquinamento in una prospettiva «carbon neutral», dai veicoli a trazione elettrica a quelli a idrogeno.

«Con l’edizione 2021/2022 — afferma il presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Andrea Falsirollo — Open lancia una scommessa importante: fare divulgazione su quelli che non sono solo questioni tecniche che interessano però la vita di tutti i giorni, ma che saranno i temi centrali del dibattito politico nei prossimi anni. La transizione energetica, il passaggio alla neutralità climatica terrà impegnati i governi di tutto il mondo per decenni. Affronteremo tutti questi nodi con il rigore scientifico che ha caratterizzato Open fin dalla prima edizione, adottando allo stesso tempo un approccio divulgativo. Troppo spesso quando si parla di ambiente e del futuro del nostro pianeta si è tentati di cedere a narrazioni suggestive ma poco concrete. Noi porteremo proposte, ricorrendo ad esempi e raccontando le best practices già adottate nei contesti maggiormente all’avanguardia».

«Tutti gli appuntamenti in programma — aggiunge la vicepresidente Valeria Reale, coordinatrice di Open — potranno contare sulla presenza di esperti impegnati da anni con il loro lavoro quotidiano sulle tematiche al centro delle rassegna, enti e amministratori locali. La nostra proposta è aperta a tutta la cittadinanza, con l’auspicio che diventi un luogo di confronto, un laboratorio di idee capace di immaginare la Verona che verrà».

«La rassegna organizzata dall’Ordine degli Ingegneri — ha detto il sindaco Federico Sboarina nel corso dell’intervento alla conferenza stampa odierna — è un importante segno di apertura alla città. Quello affrontato non è semplicemente uno dei temi cardine del futuro, ma il tema su cui ruoteranno tutti gli altri, anche per quanto riguarda l’amministrazione di una città».

«La sfida energetica e climatica — la dichiarazione dell’assessore all’Ambiente, Ilaria Segala — viene quotidianamente affrontata dalla nostra amministrazione, penso al Paesc, il piano di azione per l’energia sostenibile e il clima, come al verde urbano, con l’importante progetto che riguarda l’ex scalo ferroviario e che andrà a intervenire su una delle maggiori isole di calore presenti a livello urbano».

Il programma completo sarà scaricabile dal sito https://ingegneri.vr.it. Sarà possibile collegarsi ai convegni cliccando sui link che verranno di volta in volta pubblicati sempre sul sito istituzionale dell’Ordine.

La rassegna Open 2021 gode del patrocinio di Comune di Verona, Regione Veneto, Provincia di Verona, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Federazione dellOrdine degli Ingegneri del Veneto, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Verona, Centro nazionale di studi urbanistici, Accademia di Agricoltura, Scienza e Lettere di Verona, Accademia di Belle Arti di Verona, Verona Network, Fiera del Riso di Isola della Scala.

 È stata realizzata con il contributo di Agsm – Aim, Acque Veronesi, Feder Manager e con la collaborazione del Collegio degli Ingegneri di Verona, del Collegio degli Ingegneri Ferroviari Italiani e di Ance Verona, Archivio di Stato di Verona, Trasporti & Cultura — rivista di architettura delle infrastrutture e del paesaggio

Il Pnrr? “Un’occasione che Verona non può perdere” Il messaggio lanciato dall’assemblea dell’Ordine degli Ingegneri di Verona

Il Pnrr, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, può essere una grande opportunità per il territorio di Verona e provincia, se si sarà in grado di non perdere l’occasione e non si avrà paura di cambiare e investire su fronti nuovi, percorrendo strade inedite. È questo il messaggio che arriva dall’Assemblea dell’Ordine degli Ingegneri del Veneto, che ieri sera a Verona ha fatto il punto proprio sulle prospettive locali del Recovery Plan, in particolare sul fronte delle energie rinnovabili, della digitalizzazione, della mobilità e dell’efficientamento energetico. (altro…)

Superbonus e altri crediti di imposta: nasce un accordo fra Cassa Padana e Ordine degli ingegneri di Verona

Da una parte una Banca, Cassa Padana, che ha destinato uno specifico plafond fiscale per l’acquisto di crediti d’imposta ai sensi del Decreto Rilancio.

Dall’altra un Ordine professionale, quello degli Ingegneri di Verona, che intende offrire ai propri associati una corsia preferenziale nella cessioni dei crediti d’imposta.

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Giornate della Prevenzione Incendi – Verona 27 e 28 novembre, valide per l’aggiornamento dei professionisti antincendio

Il 27 e 28 novembre a Verona (Fiera), presso l’Hotel Crowne Plaza, si terrà  la due giorni di corsi e seminari organizzati dall’Ordine degli Ingegneri di Verona in collaborazione con Prevenzione Incendi Italia e l’Associazione FirePro.

Tutti i corsi e i seminari tecnici sono validi sia per l’aggiornamento dei professionisti abilitati in materia di Prevenzione Incendi iscritti nell’Elenco Ministeriale, ai sensi dell’art.7 del dm 5 agosto 2011, sia per il rilascio di CFP.

Di seguito i link per l’iscrizione ai singoli eventi:

– Seminario di aggiornamento gratuito: codice evento IN18-011/mattina  “Impiego ed evoluzione del Codice di Prevenzione Incendi a 3 anni dalla sua pubblicazione” iscrizione al seguente LINK

– Seminario di aggiornamento gratuito: codice evento IN18-011/pomeriggio  “La documentazione in fase di s.c.i.a. e di rinnovo periodico: contenuti e responsabilità” – iscrizione al seguente LINK

– Corso di aggiornamento: codice evento IN18-011/A  “Impianti fissi di estinzione incendi ad alimentazione idrica e gruppi di pressurizzazione” – iscrizione al seguente LINK

– Corso di aggiornamento: codice evento IN18-011/B  “Sistemi di rivelazione incendi, sistemi evacuazione, segnaletica di sicurezza” – iscrizione al seguente LINK

– Corso di aggiornamento: codice evento IN18-011/C  “Sistemi di protezione passiva” – iscrizione al seguente LINK

– Corso di aggiornamento: codice evento IN18-011/D  “Impianti fissi di rivelazione incendi e sistemi per il controllo di fumo e calore” – iscrizione al seguente LINK

Dove
Hotel Crowne Plaza, Via Belgio 16 Verona (zona Fiera)

Scarica la locandina completa di tutti gli eventi

 

Open D’Autunno : “VEICOLI e MOBILITÀ 4.0, la sfida della sostenibilità. Mezzi e infrastrutture tra storia e scenari futuribili”

Al via OPEN D’AUTUNNO, una proposta culturale e formativa promossa dall’Ordine degli Ingegneri di Verona e aperta anche a tutta la cittadinanza.

La rassegna dal titolo: “VEICOLI e MOBILITÀ 4.0, la sfida della sostenibilità. Mezzi e infrastrutture tra storia e scenari futuribili” si svolgerà da settembre a dicembre.

Il programma 2018 mette al centro la trasformazione della società odierna in tema di veicoli e mobilità con uno sguardo al passato per meglio comprendere l’evoluzione tecnologica che ci aspetta nel prossimo futuro. Evoluzione e trasformazione che necessitano di scelte sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico per dare risposte efficaci alla società civile.

Veicoli sempre più connessi e integrati con le infrastrutture di trasporto; mobilità elettrica di nuova generazione e sostenibilità ambientale; mobilità ciclabile; smart road e mobilità integrata; inquinamento acustico a Verona e non solo. E ancora, uno sguardo sul passato con “La storia dei treni a Verona”, la visita tecnica al Museo Nicolis di Villafranca e la mostra sulla Vespa come mito della mobilità contemporanea.
Tre seminari, tre convegni, una visita tecnica e una mostra: tanti saranno gli appuntamenti che prenderanno il via venerdì 21 settembre nella sede dell’Ordine (Via S. Teresa 12, Verona) con un obiettivo preciso: ricercare e promuovere una corretta integrazione tra ambiente, infrastruttura e uomo.

In allegato la Brochure Open d’Autunno 2018. Gli eventi prevedono CFP per gli ingegneri partecipanti: iscrizioni al seguente LINK.

Il programma potrà subire variazioni di cui daremo eventuale evidenza su questo sito.

INFORMAZIONI:
Segreteria Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia
ordine@ingegneri.vr.it

LOCANDINA

Convegno OPEN INNOVISIONI “VERONETTA SCORRE. VOCI A CONFRONTO”

Un quartiere dalla storia millenaria, con ville signorili, giardini, chiese e quella vivacità culturale, sociale, imprenditoriale e multietnica che ne caratterizza l’identità più recente. E poi, la centralità della cittadella universitaria che ne ha ridisegnato il profilo e il contesto urbano. Veronetta è tutto questo e molto di più: è un caso emblematico, un interessante caso di studio per la centralità della sua posizione geografica e, appunto, per la sua evoluzione storica, demografica, sociale ed economica.

VERONETTA “SCORRE”, UN QUARTIERE IN MOVIMENTO – Al quartiere è dedicato il convegno dal titolo volutamente evocativo: “Veronetta scorre: voci a confronto” in programma sabato 25 novembre dalle 9.30 alle 12.30 nel Silos di Ponente (Aula B dell’Università di Verona in via Cantarane 24), ultimo appuntamento della rassegna Open.Ingegneri aperti alla città “INNOVISIONI”, promossa dall’Ordine degli Ingegneri di Verona.

L’incontro, che è stato realizzato in collaborazione e con il patrocinio del Dipartimento Culture e Civiltà dell’Università degli Studi di Verona e all’AIIG – Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, sezione di Verona, propone alcune prospettive su Veronetta, per suggerire una riflessione plurale e possibili visioni “sul” e “per” il quartiere e con una guida d’eccezione. Sarà infatti l’acqua che scorre ad illustrare il cambiamento dei luoghi: Veronetta, le sue sorgenti, l’acquedotto romano, il Fiumicello. L’elemento idrico ha infatti profondamente caratterizzato l’assetto e lo sviluppo del quartiere, caratterizzandone fortemente anche i toponimi. Ma “Veronetta scorre” diviene anche la metafora delle dinamiche che attualmente interessano questa parte della città e che pongono interessanti questioni da molteplici punti di vista.

L’iniziativa è stata coordinata dall’ing. Michele Perazzoli della Commissione Docenti dell’Ordine degli Ingegneri di Verona in collaborazione con Emanuela Gamberoni, docente di Geografia del Dipartimento Culture e Civiltà dell’Università degli Studi di Verona.

GLI INTERVENTI – Dopo i saluti dell’assessore all’Urbanistica e Edilizia privata del Comune di Verona, ing. Ilaria Segala, di Gian Paolo Romagnani, Direttore del Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università degli Studi di Verona e di Alessia Canteri, presidente degli Ingegneri di Verona, prenderà la parola il prof. Gian Maria Varanini, docente di Storia Medievale all’Università di Verona. Nel suo intervento traccerà la storia e la “Nascita di un quartiere. Veronetta nei secoli XIII e XIV”; quindi l’ing. Alberto Maria Sartori, vice presidente del Collegio Ingegneri di Verona, nel suo contributo su “Acqua e tecnologia”, espliciterà il rapporto tra elemento idrico e aspetto tecnologico nell’area urbana considerata.

Il tema dell’acqua sarà ulteriormente approfondito sul fronte “archeologico” da Giovanna Falezza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza, che farà un approfondimento sull’acquedotto romano proveniente da Montorio. Con Maria Luisa Ferrari, docente di Storia Economica dell’Università di Verona, il racconto della “ritrovata” provianda di Santa Marta e un excursus sulle attività produttive di Veronetta tra passato e presente.

A chiudere un “caso di scuola” con Maria Antonietta Bergamasco, imprenditrice sociale e coordinatrice di Servizi Educativi, che ha dato vita in quartiere a ‎D-Hub, Atelier di Riuso Creativo. A lei il compito di portare l’esperienza personale nel saper cogliere e raccogliere l’eredità relazionale di un quartiere di case e botteghe.

Torna TALKS SLIDINGDOORS 2017. Al Teatro Ristori, parola agli INNOVATORI

Dal digitale “evoluto” dell’Internet of Things (IoT) alla ricerca scientifica, dalla comunicazione d’impresa al design e alla creatività artistica, dallo sport alla musica. Gioca nuovamente la carta della interdisciplinarietà e della sovrapposizione dei saperi la terza edizione dell’evento pubblico TALKS SLIDINGDOORS 2017, dedicata quest’anno al tema Innovatori, in programma a Verona domenica 22 ottobre dalle ore 17 sempre nella splendida cornice del Teatro Ristori.

L’appuntamento, promosso e realizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia in collaborazione con il CNI, il Collegio Ingegneri di Verona, l’Accademia di Belle Arti di Verona e grazie al supporto tecnico di LineaEcoKlima, è stato presentato questa mattina nella Sala Arazzi del Comune di Verona, patrocinatore dell’iniziativa.

Alla Conferenza Stampa sono intervenuti Ilaria Segala, ingegnere e assessore all’Urbanistica e Edilizia Privata del Comune di Verona, già ideatrice della rassegna Open.Ingegneri aperti alla città; Alessia Canteri, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia; Luca Scappini, Consigliere del Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI); Massimiliano Valdinoci, direttore dell’Accademia Belle Arti di Verona, partner tecnico e Giuseppe Mosconi, coordinatore di LineaEcoKlima, realtà che si occupa di consulenza e formazione nel settore della progettazione energetica e che per prima ha condiviso l’iniziativa facendosi portavoce dell’iniziativa verso le aziende di settore.

Erano presenti inoltre i referenti degli sponsor che hanno sostenuto la realizzazione dell’evento: Mirco Caliari, vicepresidente di AGSM; Simone Faccioli (Eurotherm), Luigi Bichelli (IBT), Stefania Brentaroli (Viessmann) e Ivan Castelletti per la Cantina Castelnuovo del Garda che in chiusura del TALK offrirà ai partecipanti un aperitivo con degustazione di alcune eccellenze del territorio vitivinicolo veronese. Presente anche Pantheon Verona Network, media partner dell’evento mentre un ringraziamento anche ad AMIA, Sever, Agorà e Gasperotti srl, al Ristorante Arche e all’Hotel Trieste di Verona per il supporto.

Dal 2015 l’appuntamento è inserito infatti come evento di eccellenza nel calendario annuale della rassegna culturale Open. Ingegneri aperti alla città: patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Verona, insieme a molte associazioni ed enti culturali della città, nell’anno in corso ha voluto raccontare storie di INNOVISIONI di ieri e di oggi.

IL FORMAT – Caserta, Torino, Trento, Teramo, Cagliari, Verona, Venezia, Brescia, Ancona, Perugia. Sono le città in cui Talks Slidingdoors, roadshow culturale/narrativo ideato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), ha fatto tappa dall’anno della sua prima edizione nel 2014.

Il format, che ricorda appunto il concetto di sovrapposizione proprio delle porte scorrevoli (le slidingdoors), nasce all’interno del più ampio contest di idee nazionale “Scintille” che in questi anni ha premiato le migliori idee e i migliori progetti innovativi presenti in tutti i settori in cui viene valorizzato il sapere multidisciplinare e che concorrono al miglioramento della vita e dell’ambiente. L’obiettivo è quello di far dialogare ingegneria e società, nel raccontare le migliori esperienze dei territori declinate, di volta in volta, in temi e approcci diversi, per valorizzare il network degli ingegneri quale officina di un sapere che possa fare sintesi tra la “cultura tecnico-scientifica del come” e la “cultura umanistica del perché”.

L’evento TALKS SLIDINGDOORS è a ingresso libero, fino ad esaurimento posti con prenotazione on line al sito www.ingegneriverona.it

IL TEMA di Slidingdoors 2017 – Dopo le suggestioni delle due precedenti edizioni veronesi – #confine (2015) e #generazioni (2016) – l’edizione 2017 darà la parola a cinque innovatori, narratori di eccezione, che nel loro ambito professionale e quotidiano hanno saputo produrre e diffondere una cultura dell’innovazione. Nel “mettere a segno” quell’intuito creativo che è l’ingegno: sintesi di cultura, scienza e conoscenza, impegno, coraggio e rivoluzionaria novità.

A stimolare gli interventi dei relatori una comune provocazione. In un momento in cui il termine innovazione pervade la nostra quotidianità, ci siamo chiesti e abbiamo chiesto: e se l’innovisione fosse anche un sapersi fermare e addirittura un “tornare indietro”? Porre una domanda di senso su se stessi, sulla realtà, su ciò che quotidianamente facciamo e produciamo? E su come lo stiamo facendo?

L’ARTISTA, ROBERTO CACCIAPAGLIA E IL POTERE DEL SUONO Ospite straordinario sarà il maestro Roberto Cacciapaglia. Compositore e pianista milanese, Cacciapaglia è un grande sperimentatore che lavora e “gioca” con il suono. Suo il brano “Tree of Life Suite”, composto per il night show dell’Albero della Vita a Milano EXPO 2015.

Alle spalle la collaborazione con lo studio di Fonologia della Rai e con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Pisa dove studia le applicazioni del computer in campo musicale, Cacciapaglia è protagonista della scena musicale internazionale più innovativa per la sua musica che integra tradizione classica e sperimentazione elettronica. Oggi prosegue nella sua ricerca sui poteri del suono e sulla “materia” fondamentale del silenzio, quale fonte e scaturigine della musica più pura, primordiale, intima e sacrale. Nella sua performance in chiusura di evento racconterà – con musica e parole – l’essenza di questo suo continuo percorso nella direzione di una musica senza confini che si esprime attraverso un contatto emozionale profondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

I RELATORI DEL TALKS – A Verona anche gli interventi di Pier Paolo Bardoni, Founder e CEO di THINGS, la prima agenzia in Italia ad occuparsi di design e business innovation focalizzata sull’Internet delle Cose (#IoT). Ingegnere elettronico, specializzato in Intelligenza Artificiale e Robotica e grande esperto di innovazione e cultura digitale, Bardoni andrà a sottolineare cosa significhi oggi innovare un prodotto o un servizio facendo leva sulle potenzialità che offre l’Internet of Things (IoT – “Internet delle cose”): un mondo dove tutto è connesso e che apre a nuove opportunità di business che coinvolgono device, persone e ambienti. Il valore percepito dagli utenti di un prodotto IoT è più che mai legato all’utilità, semplicità e immediatezza dell’esperienza offerta.

A raccontare successi e fallimenti della sua attività di ricerca nel settore delle Biotecnologie salirà sul palco del Ristori Alessandro Sannino, ingegnere chimico, ordinario alla Facoltà di Ingegneria dell’Università del Salento e visiting scientist al MIT di Boston. Un innovatore allo stato puro, Sannino ha all’attivo oltre 200 pubblicazioni, più di 30 brevetti e diverse Spin Off e Start up con cui ha raccolto investimenti per oltre 100 milioni di dollari. E’ chief project scientist della startup dell’healthcare Gelesis che ha trasformato l’idea di un idrogel superassorbente per pannolini in una capsula antiobesità. Un successo targato Puglia e Stati Uniti, la cui sperimentazione è già in fase III sull’uomo.

Creatività, didattica, giovani e territorio saranno invece le parole d’ordine dello speech di Antonella Andriani, dal 2009 docente nella Scuola di Design dell’Accademia di Belle Arti di Verona dove coordina il Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate. Designer, Andriani progetta, scrive e insegna. Sviluppa programmi di design strategico finalizzati alla progettazione di soluzioni innovative, dal design di prodotto alla comunicazione visiva. E’ consigliere del Direttivo Nazionale ADI, l’Associazione per il Disegno Industriale che conferisce il Premio Compasso d’Oro, e vice-presidente ADI Lombardia.

Un affondo infine nello sport, guardando alle cime. Quelle delle Dolomiti dove Nicola Tondini – alpinista veronese, guida alpina e ingegnere – ha concluso a maggio 2017 l’apertura della nuova via “Non aver paura di sognare”, la direttissima alla Cima Scotoni, una delle più lunghe e difficili. Ma sono più di trenta le vie aperte tra le Prealpi Veronesi e le Dolomiti. E’ cofondatore e direttore a Verona di King Rock, tra le più grandi palestre di arrampicata indoor in Europa. E’ istruttore Nazionale delle Guide Alpine e dirige la scuola di Guide Alpine XMountain. “L’alpinista è un cercatore d’infinito. E’ uno che vuole andare oltre, sempre oltre” è il suo motto: lo ha messo in pratica – nel solco della tradizione più pura di alpinismo portata avanti da Messner – trasferendo il livello altissimo raggiunto con l’arrampicata sportiva anche sulle grandi pareti.

 

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