Ordine Ingegneri Città Metropolitana di Venezia 2.0: Progetto MoST, intrusione salina nelle acque costiere
Il Presidente dell’Ordine Ingegneri Venezia ing. Mariano Carraro è intervenuto l’11 ottobre a Chioggia, presso il Consorzio di Bonifica Adige Euganeo, al meeting del progetto MoST sull’importante tema del monitoraggio dell’intrusione salina nelle acque costiere e la sperimentazione di progetti pilota per la sua mitigazione.
“Da sempre l’uomo ha dovuto adattarsi e adattare la natura per una convivenza reciproca.
L’uomo non può vivere in un ambiente non salvaguardato; ma nel contempo deve intervenire su di esso per garantirsi le condizioni di vita migliori possibili.
L’equilibrio tra queste due azioni lo chiamiamo “sviluppo sostenibile”.
Le coste venete costituiscono una paradigma di questo concetto che, a prima vista, potrebbe sembrare un ossimoro.
Fin da quando è nata, la Repubblica di Venezia ha modificato l’ambiente naturale, deviando fiumi, consolidando le rive e la costa. L’obiettivo è sempre stato quello di difendersi e di difendere la propria integrità e la propria stessa esistenza.
Il MOSE, oggi, ne è un esempio, discusso, ma inevitabile.
Vi sono però molti altri esempi, forse meno visibili, meno pubblicizzati, dell’intervento dell’uomo, che mirano alla difesa della natura.
Il ripristino degli habitat naturali, la protezione dei siti di interesse comunitario e le zone di protezione speciale, l’insieme cioè degli interventi promossi dall’Unione Europea mirati alla conservazione dell’ambiente, costituiscono anch’essi un esempio dell’intervento umano per preservare gli equilibri dell’ambiente in cui egli vive.
La difesa dall’intrusione salina, di cui oggi parliamo, si colloca nel mezzo di questi insiemi di opere: un po’ difesa dell’ambiente modificato dall’uomo; un po’ difesa delle attività umane – agricole in questo caso – indispensabili per la vita dell’uomo stesso.
In ogni caso si tratta sempre di interventi che vanno programmati, progettati, realizzati. A coordinare tali azioni necessitano una pluralità di competenze, di professioni, nell’ambito delle quali l’ingegneria svolge un ruolo cardine. In ogni caso, appunto, “l’ingegno” umano deve sorreggere l’azione che ne deriva.
Ringrazio dunque tutti i professionisti che, a vario titolo, hanno pensato e realizzato gli interventi che oggi saranno illustrati.
Un saluto a tutti e auguri di buon lavoro”.
Partners del progetto MoST “Monitoring Sea-water intrusion in coastal aquifers and Testing pilot projects for its mitigation”: Università di Padova – Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (Lead Partner), CNR, Consorzio di Bonifica Adige-Euganeo, Regione Veneto – Direzione Difesa del Suolo, University of Split, Faculty of Civil Engineering, Architecture and Geodesy, Croatian Waters, Regional Development Agency Dubrovnik-Neretva County (DUNEA).