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Le richieste degli Ingegneri del Veneto ai futuri parlamentari

“Priorità a equo compenso, tutela del territorio, incentivi”. La FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto chiede interventi rapidi ed efficaci.

Come categoria professionale siamo amareggiati dal fatto che la caduta del governo Draghi abbia interrotto un processo, ormai arrivato alla fine, per l’approvazione dell’equo compenso. Dopo lunghi anni di percorso legislativo si era arrivati all’ultima approvazione al Senato e adesso bisognerà partire da zero. L’auspicio è che la nuova legislatura possa riprendere e approvare il testo con la massima urgenza”. È questa la prima e più sentita richiesta della FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto ai futuri parlamentari veneti, per bocca del presidente Pasqualino Boschetto.

In secondo luogo, anche a seguito del recente caso delle Marche, agli ingegneri veneti preme che si proceda con un piano di messa in sicurezza del territorio declinato su vari fronti: prevenzione sismica, contrasto al dissesto idrogeologico, lotta ai cambiamenti climatici, mitigazione dell’inquinamento per citarne alcuni. “Riteniamo che si debba procedere con due percorsi paralleli collegati – precisa Boschetto -: quello della prevenzione, considerando fondamentale la manutenzione ordinaria, e quello del ripristino dei danni. Il PNRR si sta dimostrando uno strumento eccezionale per avviare seriamente entrambi i percorsi, ma bisogna già da adesso definire un programma completo di lungo periodo, un vero e proprio “patto” senza se e senza ma, soggetto solo e unicamente a un assiduo percorso di monitoraggio”.

Un altro punto prioritario è per la FOIV il sostegno al lavoro, con una precisazione: “Gli eventuali incentivi, e non solo fiscali, devono rivolgersi anche ai giovani ingegneri, in quanto investimento per tutto il nostro Sistema Paese – chiarisce Boschetto -. Con evidente riguardo anche alle donne-ingegnere che fortunatamente cominciano ad essere anche quantitativamente importanti nella nostra
professione”.

Infine, la richiesta è di tenere in maggior considerazione la voce degli ingegneri: “Per una reale semplificazione e correttezza normativa i rappresentanti degli ingegneri (CNI, Federazioni regionali, Ordini provinciali) devono essere parte attiva e fondamentale presente in tutti i tavoli tecnici propositivi e deliberativi”.

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