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OLIMPIADI MILANO-CORTINA 2026, INGEGNERI DEL VENETO ALL’AMMINISTRAZIONE AMPEZZANA: “PIENO SOSTEGNO; SI RISPETTINO STORIA ED AMBIENTE”

“L’impatto delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 sulla nostra regione sarà sicuramente positivo, poiché porterà a un rinnovamento importante degli impianti e dell’infrastrutturazione delle Terre Alte del Veneto che diverranno maggiormente accessibili, con importanti ricadute su economia, turismo e immagine della nostra regione negli anni a venire. La situazione è complessa per i tempi richiesti dalla realizzazione delle opere, ma al traguardo è necessario arrivare in tempo. Dobbiamo fare in fretta e dobbiamo fare bene, nel pieno rispetto della legalità: è necessario infatti che tutti gli attori in campo siano uniti nella prevenzione e contrasto a possibili infiltrazioni criminali nei cantieri”. Così gli ingegneri del Veneto per bocca di Paolo Gasparetto, presidente della FOIV (Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto) che oggi nella prestigiosa sala del Consiglio Comunale di Cortina ha incontrato l’assessore allo Sport – Lavori Pubblici – Decoro Urbano – Viabilità – Grandi Eventi – Società Partecipate, Giorgio Da Rin, per un approfondimento sul tema dell’organizzazione urbana e territoriale della città in vista dell’evento olimpico.

La data di inizio delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 si avvicina velocemente e nella conca ampezzana e nelle zone del Veneto interessate dall’evento iniziano a vedersi i primi cantieri. “La nuova viabilità, il sistema dei parcheggi e le previste infrastrutture di mobilità aerea, come il vertiporto in località Fiames, dovranno essere realizzate nel rispetto dell’ambiente montano e dovranno correttamente inserirsi nel delicato paesaggio dolomitico – aggiunge Alessandro Turchetto, segretario della FOIV -. Il territorio ampezzano con il suo portato di storia di secoli potrà trovare la sua valorizzazione non solo in chiave turistica, ma anche culturale, nel rinnovo e ammodernamento delle strutture ricettive e nel restauro dei simboli olimpici del 1956; l’iconico trampolino a Zuel e il palazzo del ghiaccio siano il passaggio di testimone tra il glorioso passato e un futuro nel segno della sostenibilità e del riuso a 360 gradi del patrimonio edilizio e immobiliare esistente”.

La presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Belluno, Eleonora Dalla Corte, unitamente al Consiglio FOIV esprime il sostegno della categoria al delicato e complesso lavoro intrapreso dall’amministrazione ampezzana, “consapevole che il successo dell’evento sarà il fattore di rigenerazione e rilancio non solo di Cortina, ma di tutti i territori montani, a prescindere dai confini amministrativi”.

“Non posso far altro che essere onorato di ospitare all’interno del consiglio comunale un evento così importante e così sentito – ha sottolineato l’assessore Da Rin -. È evidente che Cortina sta vivendo un momento di grande esplosione sotto il punto di vista progettuale, che coinvolge sia la parte privatistica sia la parte pubblica. Ci sono tante sfide che ci attendono e credo che possa essere molto stimolante per i professionisti riuscire a vedere, seguire con mano quello che sta accadendo sul territorio. Ci sono in questo momento due velocità distinte: da una parte abbiamo, grazie al commissario straordinario, delle opere veramente importanti che cambieranno il volto del nostro paese e per questo non possiamo che essere grati nei confronti sia del commissario sia del Governo. Dall’altra parte, c’è l’impegno costante di questa amministrazione: devo dire che sono molto contento di come sta procedendo l’iter delle opere pubbliche, che sono fondamentali e molto attese dai nostri concittadini. Credo che nell’arco di poco tempo finalmente potremo vedere cantierizzati e prendere forma questi lavori”.

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Iscrizioni aperte per la “Giornata di studio sui paesaggi abbandonati, marginali, periferici e rifiutati” in programma il 18 ottobre a Venezia

Sono aperte le iscrizioni alla “Giornata di studio sui paesaggi abbandonati, marginali, periferici e rifiutati“, prevista a Venezia, presso la sede di Ca’ Tron dell’Università IUAV, il prossimo 18 ottobre 2023.

L’iniziativa è rivolta ai tecnici professionisti iscritti agli ordini degli architetti/pianificatori, ingegneri, agronomi/forestali, geologi e agli albi professionali dei geometri e periti agrari, nonché ai tecnici della pubblica amministrazione.

Articolata in complessive 7 ore di seminario, intende affrontare il tema del recupero di vaste aree che, per una serie di motivi di carattere economico e/o sociale, hanno perso la loro funzione originaria. Nel considerare casi rilevanti, sia per dimensione dell’area coinvolta, sia per l’impegno tecnico ed economico richiesto per il recupero, la giornata di studio si sofferma in particolar modo sugli aspetti paesaggistici delle trasformazioni.

L’evento si svolgerà in forma mista, in presenza e a distanza, con un numero di partecipanti compreso tra un minimo di 20 ad un massimo di 100.

Agli ingegneri partecipanti IN PRESENZA a tutta la durata del seminario è previsto il riconoscimento di 6 CFP.

Per partecipare alla Giornata è necessario iscriversi utilizzando il link presente nella locandina o cliccando qui (iscrizioni da effettuarsi entro e non oltre il 16 ottobre ore 12:00).

Scarica qui la locandina dell’evento.

Scarica qui il programma completo.

Scarica qui il profilo dei relatori.

ATTI – convegno “Lotta alle infiltrazioni mafiose nel tessuto socio-economico in Veneto: l’impegno degli ingegneri”

Si è svolto ieri a Treviso il convegno “Lotta alle infiltrazioni mafiose nel tessuto socio-economico in Veneto: l’impegno degli ingegneri” che ha riservato momenti di riflessione importanti, testimonianze significative e relazioni di alto livello.

Il convegno è stato organizzato dalla Federazione Foiv in collaborazione con l’Ordine Ingegneri Treviso e l’Ordine Ingegneri Belluno.

Guarda il video integrale del convegno

https://www.facebook.com/foivIngegneriVeneto/videos/613795627591651

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Paolo Gasparetto, presidente della Federazione Foiv

Antonio Parbonetti, Docente dell’Università di Padova e responsabile scientifico di CRIME

Don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera

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Lotta alle infiltrazioni mafiose: lunedì 18 settembre a Treviso convegno degli ingegneri del Veneto

Si svolgerà lunedì 18 settembre dalle 14.30 a Treviso il convegno “Lotta alle infiltrazioni mafiose nel tessuto socio-economico in Veneto: impegno degli ingegneri“, che la FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto organizza nell’auditorium della sede della Provincia di Treviso (Edificio n.3), in via Cal di Breda 116.

Un parterre d’eccezione per l’evento, che vedrà la partecipazione di Don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera, Tiberio Bentivoglio (imprenditore e testimone di Giustizia), Antonio Parbonetti (Docente dell’Università di Padova e responsabile scientifico di CRIME), Alessandro Gasparetto (Presidente di IQT Consulting) e Giuliana Viviano (ODV IQT  Consulting). Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha annullato la propria partecipazione in quanto sarà impegnato a Roma in un Consiglio dei Ministri straordinario.

L’evento ospiterà anche la rappresentazione teatrale dal forte impatto emotivo intitolata “Aspide: Gomorra in Veneto”, a cura di Archipelagos Teatro.

Il convegno, a partecipazione libera e gratuita, è organizzato dalla FOIV su impulso delle presidenti dell’Ordine degli Ingegneri di Treviso e dell’Ordine degli Ingegneri di Belluno, Eva Gatto ed Eleonora Dalla Corte.

CREDITI FORMATIVI PER GLI INGEGNERI
Agli ingegneri partecipanti saranno riconosciuti 2 CFP. Ai fini del rilascio dei CFP è obbligatoria la frequenza del 100% della durata del convegno.

CONVEGNO GRATUITO E APERTO A TUTTI. ISCRIZIONE OBBLIGATORIA ON LINE.
ISCRIZIONI INGEGNERI SU https://shorturl.at/jnzE1
ISCRIZIONI ALTRI PARTECIPANTI SU https://shorturl.at/ckAV0

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CODICE CONTRATTI, INGEGNERI DEL VENETO: “FORTI PERPLESSITÀ SU REALE EFFICACIA DELL’APPALTO INTEGRATO”

“Abbiamo molti dubbi sull’effettiva efficacia dell’appalto integrato presente nel nuovo codice degli appalti”. Ad affermarlo è Paolo Gasparetto, presidente della FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto, che non si dice stupito dei rilievi Anac, inviati al Parlamento lo scorso giugno, relativi alla propria attività di vigilanza in tema di lavori pubblici relativamente alla fase di esecuzione dei contratti.

Per l’anno 2022, infatti, l’Autorità vigilante ha segnalato numerose anomalie e criticità. Gran parte di esse sono relative all’aumento indiscriminato dei costi dovuto alle modifiche dei progetti posti a base di gara. In molti casi risulta approvato e realizzato un progetto diverso da quello originario, con tutto quello che ne consegue in termini di violazione del principio di concorrenza. Come di consueto, gran parte dei problemi sono connessi all’appalto integrato, ossia all’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e della realizzazione dei lavori, che il nuovo Codice ha oltremodo liberalizzato, superando la limitazione della previgente normativa e della stessa Legge Delega.

“Già con il comunicato in data 31/03/2023 avevamo segnalato – prosegue Gasparetto – come all’interno del nuovo codice dei contratti, anche l’appalto integrato presentasse dubbi sulla sua efficacia, posto che ne è previsto l’utilizzo in forma estensiva, senza precisi limiti applicativi. I rilevi dell’ANAC non possono che rafforzare questo convincimento”.

I problemi dell’appalto integrato nascono a monte e cioè dal fatto che l’interesse pubblico nella fase di progettazione dell’opera può entrare in conflitto con l’obiettivo della massimizzazione del profitto da parte dell’operatore economico. Accade, inoltre – aggiunge il segretario della FOIV, Alessandro Turchetto che le indagini di mercato delle imprese, orientate talvolta ad ottenere il massimo profitto da ciascuna lavorazione, comportino tempi di redazione e consegna dei progetti superiori a quanto offerto in fase di gara, con conseguente dilazione dei tempi di realizzazione delle opere”.

“Gli appalti integrati potrebbero avere una vera efficacia nella sola loro formulazione originaria; cioè in progetti a prevalente contenuto tecnologico dove effettivamente il know How dell’impresa può fare la differenza e non con l’utilizzo estensivo come previsto attualmente – conclude la FOIV –. Gli ingegneri del Veneto in ogni caso, pur sottolineando le criticità presenti, con spirito costruttivo non faranno mancare alle istituzioni il proprio apporto su questa tematica”.

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