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Tag: comunicato stampa

Ordine di Verona: al via la rassegna culturale Open 2023/2024 dal titolo “Crea-Attività”

Venerdì 6 ottobre 2023 è iniziata la consueta rassegna culturale Open, promossa dall’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia. Gli Ingegneri, nell’anno del centesimo anniversario della fondazione degli Ordini professionali (Ingegneri e Architetti), dialogano con i propri iscritti e con la città proponendo una serie di eventi aperti anche ai non addetti ai lavori. Tre convegni, sei seminari e una visita tecnica con cui cercare risposte alle domande del futuro di Verona: quale direzione prenderà la mobilità, come si abbatteranno i costi energetici, quali vie porteranno al risparmio idrico, come si evolveranno meccanica e design?  Il titolo del ciclo d’incontri, in programma  nella sede al Magazzino1 in via Santa Teresa, è «Crea-Attività» e racchiude in sé il racconto del contributo progettuale e operativo dell’ingegneria allo sviluppo della città. Ecco perché, come sempre, la porta delle riflessioni è aperta a tutto il pubblico, addetti ai lavori e non, secondo quel senso di dialogo con la comunità che sta alla base del lavoro dell’Ordine.

Dieci gli appuntamenti in programma fino al 19 gennaio 2024. Convegni, seminari e visite tecniche durante i  quali verrà si parlerà delle innovazioni nel campo dell’ingegneria, delle nuove tecnologie che diventano green, dell’importanza della comunicazione nei processi e delle necessità del territorio.

Di seguito il calendario degli appuntamenti che si svolgeranno in presenza:

  • Convegno “Gli Ingegneri e il futuro della mobilità a Verona” – venerdì 6 ottobre 2023, ore 14:30-18:00
  • Convegno “Evoluzione dei sistemi di irrigazione per il risparmio idrico in agricoltura” – lunedì 16 ottobre 2023, ore 09:00-13:00
  • Convegno “Quadrante Europa polo nevralgico dello sviluppo della città di Verona: il passato, il presente ed il futuro” – mercoledì 25 ottobre 2023, ore 14:30-18:30
  • Seminario “Dal radiatore in ghisa alle nuove proposte veronesi nel settore della meccanica” – mercoledì 8 novembre 2023, ore 14:30-18:00 per l’iscrizione collegarsi al seguente link
  • Seminario “Il processo evolutivo del design-Il ruolo dell’Ingegnere” – venerdì 17 novembre 2023, ore 14:30-18:00 per l’iscrizione collegarsi al seguente link
  • Seminario “Energie: l’impegno per abbattere i costi e gli impatti ambientali e sociali” – venerdì 24 novembre 2023, ore 14:30-18:00
  • Seminario “Soluzioni digitali ieri e oggi: il ruolo degli Ingegneri” – mercoledì 6 dicembre 2023, ore 14:30-18:30
  • Visita Tecnica “Dalle strutture di età romana alle strutture contemporanee” – martedì 19 dicembre 2023, ore 14:30-18:00
  • Seminario “Sostenibilità, oltre il verde: le isole di calore – origini e conseguenze” – venerdì 12 gennaio 2024, ore 14:30-18:00
  • Seminario “L’uomo al centro per costruire il futuro” – venerdì 19 gennaio 2024, ore 14:30-18:00

La partecipazione a ciascun evento, ad ingresso gratuito, prevede per gli Ingegneri il riconoscimento di 3 CFP (con l’eccezione del seminario dell’8 novembre che prevede il rilascio di 2 CFP).

I singoli eventi, come di consueto, verranno di volta in volta pubblicati sul portale ISI per le iscrizioni.

Maggiori informazioni su questa locandina: https://www.foiv.it/wp-content/uploads/2023/10/DEPLIANT-OPEN-2023-2024_CREATTIVITA_def.pdf

Siglato l’accordo di collaborazione verso un futuro di edilizia sostenibile

Avrà un impatto migliorativo sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini. L’impegno interdisciplinare delle organizzazioni coinvolte per un futuro più verde e sostenibile nella provincia veronese.

ATER Verona e Ance Verona, in collaborazione con gli Ordini degli Architetti, Ingegneri e Periti industriali, nonché il Collegio dei Geometri della provincia di Verona, hanno sottoscritto un fondamentale accordo di collaborazione al fine di promuovere lo sviluppo dell’edilizia sostenibile, in ottemperanza alle normative riguardanti i criteri ambientali minimi e le iniziative del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

L’accordo prevede l’impegno da parte di Ance Verona, degli Ordini professionali e dei Collegi a collaborare attivamente per favorire la realizzazione di progetti di edilizia pubblica sostenibile attraverso attività di formazione e supporto al personale di ATER Verona. Queste attività riguarderanno la pianificazione, la definizione delle specifiche tecniche, nonché la verifica e il controllo delle fasi di progettazione, con un’attenzione particolare alla conformità con i criteri ambientali minimi.

Il presidente di ATER Verona, Matteo Mattuzzi, ha dichiarato: «ATER Verona è fortemente impegnata nella promozione della sostenibilità ambientale e nel fornire abitazioni confortevoli e ad alte prestazioni ai propri residenti. Pertanto, quando Ance, gli Ordini e i Collegi ci hanno proposto di collaborare per sviluppare i criteri ambientali minimi, non abbiamo esitato ad accettare questa opportunità».

Le costruzioni rappresentano uno dei settori con il più significativo impatto ambientale, contribuendo al 45% del consumo di energia in Europa, al 50% dell’utilizzo delle risorse naturali e al 50% della produzione di rifiuti. Secondo il presidente dell’Ordine degliArchitetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Verona, Matteo Faustini, è imperativo rivedere l’approccio alla pianificazione delle opere, ed è responsabilità dell’intera filiera professionale trovare soluzioni sostenibili per la progettazione e la realizzazione di edifici pubblici.

Carlo Trestini, presidente di Ance Verona Costruttori Edili, ha sottolineato l’obiettivo di rendere le costruzioni pubbliche a impatto zero, affermando che un’attenta pianificazione e una costruzione di alta qualità possono contribuire a preservare il territorio anziché deturparlo. Nel contesto dell’edilizia sostenibile e dei criteri ambientali minimi, viene riconosciuto un notevole potenziale, ma è essenziale che l’intera filiera si impegni a passare da una logica di riduzione dei costi al calcolo del ciclo di vita, coinvolgendo tutte le parti interessate.

Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Verona e provincia, Matteo Limoni, ha evidenziato il legame stretto tra i criteri ambientali minimi e il PNRR, sottolineando che essi rimarranno un riferimento standard anche dopo la conclusione del piano, orientando la realizzazione di future opere pubbliche. Gli edifici sostenibili richiedono un approccio interdisciplinare che comprende aspetti energetici, idraulici, idrogeologici, domotici, elettronici, oltre a considerare il controllo dell’inquinamento indoor, tra altri.

Pertanto, si rende necessaria una formazione adeguata atutti gli iscritti.«Progettare e costruire edifici sta diventando sempre più complesso e richiede una collaborazione e un’interazione tra professionisti al fine di condividere le conoscenze e promuovere un approccio di progettazione condivisa, che ottimizzi le risorse e riduca i tempi e i costi» in sintesi la considerazione del presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della provincia di Verona, Romano Turri.

Tema ripreso dal presidente dell’Ordine dei Periti Industrialie dei periti industriali laureati della provincia di Verona, Bruno Marchetti, che ha posto in luce l’importanza dei Criteri Ambientali Minimisottolineando che, anche se il Superbonus giunge a termine quest’anno, il PNRR rappresenta solo l’inizio di un percorso che pone al centro il risparmio energetico, la ventilazione meccanica controllata, il controllo dell’umidità e il comfort termoigrometrico nelle costruzioni pubbliche.

Specializzazioni che offriranno opportunità significative agli iscritti per sviluppare ulteriori competenze di alta qualità.

CODICE CONTRATTI, INGEGNERI DEL VENETO: “FORTI PERPLESSITÀ SU REALE EFFICACIA DELL’APPALTO INTEGRATO”

“Abbiamo molti dubbi sull’effettiva efficacia dell’appalto integrato presente nel nuovo codice degli appalti”. Ad affermarlo è Paolo Gasparetto, presidente della FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto, che non si dice stupito dei rilievi Anac, inviati al Parlamento lo scorso giugno, relativi alla propria attività di vigilanza in tema di lavori pubblici relativamente alla fase di esecuzione dei contratti.

Per l’anno 2022, infatti, l’Autorità vigilante ha segnalato numerose anomalie e criticità. Gran parte di esse sono relative all’aumento indiscriminato dei costi dovuto alle modifiche dei progetti posti a base di gara. In molti casi risulta approvato e realizzato un progetto diverso da quello originario, con tutto quello che ne consegue in termini di violazione del principio di concorrenza. Come di consueto, gran parte dei problemi sono connessi all’appalto integrato, ossia all’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e della realizzazione dei lavori, che il nuovo Codice ha oltremodo liberalizzato, superando la limitazione della previgente normativa e della stessa Legge Delega.

“Già con il comunicato in data 31/03/2023 avevamo segnalato – prosegue Gasparetto – come all’interno del nuovo codice dei contratti, anche l’appalto integrato presentasse dubbi sulla sua efficacia, posto che ne è previsto l’utilizzo in forma estensiva, senza precisi limiti applicativi. I rilevi dell’ANAC non possono che rafforzare questo convincimento”.

I problemi dell’appalto integrato nascono a monte e cioè dal fatto che l’interesse pubblico nella fase di progettazione dell’opera può entrare in conflitto con l’obiettivo della massimizzazione del profitto da parte dell’operatore economico. Accade, inoltre – aggiunge il segretario della FOIV, Alessandro Turchetto che le indagini di mercato delle imprese, orientate talvolta ad ottenere il massimo profitto da ciascuna lavorazione, comportino tempi di redazione e consegna dei progetti superiori a quanto offerto in fase di gara, con conseguente dilazione dei tempi di realizzazione delle opere”.

“Gli appalti integrati potrebbero avere una vera efficacia nella sola loro formulazione originaria; cioè in progetti a prevalente contenuto tecnologico dove effettivamente il know How dell’impresa può fare la differenza e non con l’utilizzo estensivo come previsto attualmente – conclude la FOIV –. Gli ingegneri del Veneto in ogni caso, pur sottolineando le criticità presenti, con spirito costruttivo non faranno mancare alle istituzioni il proprio apporto su questa tematica”.

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