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Comunicati stampa

ATTI – convegno “Rischio idraulico, il Veneto in sicurezza?”

Analizzare l’alluvione dell’Emilia Romagna per approfondirne le cause, valutare le azioni di messa in sicurezza, riflettere sul rischio idraulico in Veneto. È stato questo l’obiettivo del convegno “Rischio idraulico, Veneto in sicurezza?” organizzato ieri pomeriggio a Marghera dalla Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto e dall’Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia.

Oltre un centinaio gli ingegneri presenti da tutto il Veneto, segno dell’attualità di un tema sfidante che interessa direttamente anche il territorio regionale. Lo ha dimostrato Vaia e lo ha confermato l’alluvione del 2020. Servono azioni strutturali, è l’appello della categoria, nell’ottica di una sempre maggiore prevenzione.

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“RISCHIO IDRAULICO: Veneto in sicurezza?” (11 luglio, Venezia Marghera)

Sono attesi 150 ingegneri al Convegno (iscrizione gratuita) sul tema “Rischio idraulico Veneto in sicurezza? Dall’alluvione in Emila Romagna alle prospettive di difesa dalle piene nel territorio Veneto”. Appuntamento martedì 11 luglio 2023 dalle ore 16:30 alle 19:30 presso l’Auditorium Cittadella dell’Edilizia, Via Banchina dell’Azoto,15 – Venezia – Marghera. Evento organizzato da FOIV Federazione Ordini Ingegneri Veneto e Commissione Difesa del Suolo dell’Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia.

Il Convegno approfondisce le dinamiche dell’alluvione del maggio 2023 in Emilia-Romagna con il tragico bilancio di 15 morti, quasi 40.000 sfollati e oltre 8 miliardi di Euro di danni. Saranno illustrate le analisi degli esperti e le testimonianze di un evento alluvionale di eccezionale impatto, che ha modificato la morfologia del territorio e ha mobilitato risorse umane ed economiche da tutta Italia. Quanto accaduto chiede anche di valutare la situazione nel territorio Veneto, dove, a tanti anni dalla storica alluvione del ’66, le criticità sono ancora estese e diffuse, nonostante i numerosi e importanti interventi realizzati dalla Regione, soprattutto dopo la piena del 2010 e la Tempesta Vaia del 2018. La pianificazione a scala di bacino costituisce il principale strumento per la prevenzione dal dissesto idraulico e per la gestione del rischio con un focus sui temi della sostenibilità ambientale, del contenimento del consumo di suolo e della rigenerazione urbana, affermando quindi la centralità della pianificazione urbanistica nello sviluppo di un territorio.

Programma

Ore 16:30: saluti istituzionali

Paolo Gasparetto – Presidente Federazione Ordini degli Ingegneri del Veneto

Mariano Carraro – Presidente Ordine degli Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia

Ore 16:35: indirizzi di riflessione

Giampaolo Bottacin – Assessore all’Ambiente, al Clima, alla Protezione civile e al Dissesto idrogeologico della Regione del Veneto

Marina Colaizzi – Segretario generale Autorità di Distretto Alto Adriatico

Felice Monaco – Consigliere CNI e Coordinatore della Struttura Tecnica Nazionale

Andrea Crestani – Direttore ANBI Veneto

Ore 17:15: relazioni tecniche

Moderatore: Andrea De Goetzen – Commissione Difesa del Suolo Ordine Ingegneri Venezia

Armando Brath – Docente di Costruzioni Idrauliche presso l’Università di Bologna “L’evento del maggio 2023 in Emilia Romagna”

Marco Albano – Capo Settore Opere Elettromeccaniche del Consorzio C.E.R. “Il supporto del C.E.R. alla Romagna alluvionata: dall’irrigazione alla bonifica straordinaria”

Vincenzo Artico – Direttore della Direzione Difesa del Suolo e della Costa della Regione del Veneto “Dall’alluvione del 2010 a oggi: gli interventi strutturali in Regione del Veneto”

Michele Ferri – Direttore per la Pianificazione e Tutela dal Rischio da Alluvioni dell’Autorità di Distretto Alpi Orientali “Un racconto diverso del PGRA del Distretto delle Alpi Orientali”

Giovanni Campeol – Già Docente di Valutazione Ambientale presso l’Università Iuav di Venezia “Il ruolo della valutazione ambientale nella pianificazione e della progettazione urbanistica nella prevenzione del rischio idraulico”

Manuel Benincà – Coldiretti Veneto “L’impatto sulle aziende agricole degli allagamenti da esondazione”

CREDITI FORMATIVI PROFESSIONALI

Agli Ingegneri che parteciperanno, per la durata di tutto l’evento, verranno riconosciuti 3 CFP per attività di formazione non formale.

Si fa presente che, ai sensi di quanto previsto dall’allegato A del Regolamento, la partecipazione a Convegni comporta un’attribuzione massima di 9 CFP annui.

Per iscrizione procedere attraverso il portale web della Fondazione Ingegneri Veneziani.

Scarica il programma.

ATTI convegno “Territorio, infrastrutture, trasporti: progettiamo il futuro del Veneto” (26 maggio, Venezia)

Si è svolto a Venezia il 26 maggio il convegno dal titolo “Territorio, infrastrutture,  trasporti: progettiamo il futuro del Veneto”, organizzato dalla Federazione FOIV in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Città metropolitana di Venezia e patrocinato da Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Regione del Veneto, Confindustria Veneto, ANCE Veneto e CUP Veneto.
Presenti ospiti di rilievo, tra cui la Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti,  oltre ai rappresentanti delle categorie economiche del Veneto, per riflettere e discutere sui temi dello sviluppo e della digitalizzazione della logistica e della mobilità del futuro.

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Ing. Andrea Menin, Direttore U.O. Logistica, Navigazione, Ispettorati di Porto e Pianificazione

Arch. Eleonora Malengo, Direttore U.O. Mobilità e Trasporti

Ing. Simone Zanini, Direttore U.O. Autostrade ed Infrastrutture

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Paolo Gasparetto, presidente FOIV

Elisa De Berti, vicepresidente Regione del Veneto

Alessandro Turchetto, segretario FOIV

Massimo Coccato, consigliere FOIV

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Alluvioni, gli ingegneri del Veneto: “Il Piano per la Gestione del rischio c’è già, usiamolo”


Gli eventi atmosferici di questi giorni in Emilia-Romagna hanno drammaticamente dimostrato ancora una volta i pericoli derivanti da un uso sbagliato del territorio. La prevenzione, in campo idrogeologico così come in quello antisismico, risulta essere l’elemento fondamentale per la mitigazione del rischio e la riduzione dei danni. Il PGRA – Piano per la Gestione del Rischio Alluvioni, redatto dall’Autorita’ di Bacino, è lo strumento per la corretta gestione dello sviluppo del territorio in sicurezza idraulica. “La divulgazione e la conoscenza del piano e la formazione dei professionisti ingegneri in questo campo sono stati negli anni scorsi e lo sono tuttora uno degli scopi principali dell’attività degli Ordini Professionali” afferma il presidente della FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto Paolo Gasparetto.

“Abbiamo organizzato e organizzeremo momenti di approfondimento e confronto non solo con i professionisti, ma anche anche con i Comuni e gli enti territoriali in modo da sensibilizzare tutti gli attori dello sviluppo territoriale sul corretto uso del territorio dal punto di vista idraulico – continua il consigliere segretario Foiv Alessandro Turchetto -. Lo strumento per lo sviluppo del territorio in sicurezza idraulica c’è. Usiamolo!”.

Alluvione Emilia Romagna, ingegneri veneti: “A disposizione del territorio, si preveda la figura agibilitatore post evento”

“Stiamo seguendo da vicino la situazione in Emilia Romagna e ci siamo già messi a disposizione dei colleghi per dare il nostro sostegno professionale”. A dirlo è il presidente della FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto Paolo Gasparetto, che ha formalmente manifestato la disponibilità degli ingegneri veneti a intervenire in loco al presidente della FedIngER (FederazioneRegionale Ordine IngegneridellEmilia Romagna) Alessandro Uberti.

“Ora siamo ancora in piena fase emergenziale ed è necessario non intralciare il lavoro dei soccorritori e della Protezione civile, ma appena conclusa l’emergenza sarà necessario valutare i danni causati da questa ondata di maltempo. Il ruolo degli ingegneri in questa fase non può che essere centrale, anche per evidenziare le  necessità di intervento – continua -. Noi come professionisti siamo pronti a dare il nostro aiuto concreto. Riteniamo però sia una priorità prevedere – proprio come avviene nel post sisma – la figura dell’agibilitatore post evento idrogeologico per valutare i danni e le modalità di recupero degli edifici e delle infrastrutture. Ormai è chiaro che eventi come quelli che si stanno verificando non sono più l’eccezione e dobbiamo poter agire concretamente”.

“A questo proposito, non ci stancheremo mai di sottolineare l’importanza della prevenzione – conclude Gasparetto -, che certamente non può impedire il verificarsi di eventi meteorologici di queste dimensioni, ma che può consentire di mitigarne i danni e fornire gli elementi necessari per la gestione del rischio”.

Convegno “Territorio, infrastrutture, trasporti: progettiamo il futuro del Veneto” (Marghera, 26 maggio)

Gli ingegneri del Veneto guardano al futuro della regione e alle grandi prospettive che si aprono al tema dei trasporti e della mobilità. E lo fanno attraverso il convegno organizzato dalla Federazione FOIV dal titolo “Territorio, infrastrutture,  trasporti: progettiamo il futuro del Veneto”, in programma per il prossimo 26 maggio 2023 dalle 14:30 alle 17:00, in Auditorium della Cittadella dell’Edilizia, via Banchina dell’Azoto 15 Marghera (Ve).
Saranno presenti ospiti di rilievo, tra cui la Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti,  oltre ai rappresentanti delle categorie economiche del Veneto.

Sarà dunque l’occasione per riflettere e discutere sui temi dello sviluppo e della digitalizzazione della logistica e della mobilità del futuro.

L’evento, organizzato dalla FOIV – Federazione Ordine degli Ingegneri del Veneto in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Città metropolitana di Venezia, è patrocinato da Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Regione del Veneto, Confindustria Veneto, ANCE Veneto e CUP Veneto.

Saranno riconosciuti 2 CFP con frequenza al 100% della durata del convegno. Il convegno è gratuito con obbligo di iscrizione.

Se sei INGEGNERE iscrizioni su: https://bit.ly/3VXbmGQ (Per iscriversi è necessario registrarsi presso la Fondazione Ingegneri Veneziani. La procedura non comporta oneri)

Per tutte le altre CATEGORIE iscrizioni su:  https://bit.ly/41CQ4PJ

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INAUGURAZIONE PEDEMONTANA VENETA, FOIV – INGEGNERI DEL VENETO: “INFRASTRUTTURE CHIAVE DELLO SVILUPPO DEL TERRITORIO, OGGI NON SIA LA FINE DEL PERCORSO”

“Da oggi, finalmente, per l’area pedemontana veneta potrà iniziare una nuova fase di sviluppo. Si continui in questa direzione: le infrastrutture sono essenziali per la crescita del territorio”. È il commento del presidente della FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto Paolo Gasparetto e del segretario e referente per l’area metropolitana Alessandro Turchetto, presenti oggi al taglio del nastro della Pedemontana.

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PEDEMONTANA VENETA: “INFRASTRUTTURA NECESSARIA CHE MIGLIORERÀ LA VIABILITÀ. SI PROSEGUA FINO A MONTECCHIO”

Con il nuovo tratto si crea il ‘raccordo anulare’ della vasta area metropolitana centro-veneta”

“L’area pedemontana veneta, da Vicenza fino all’Alto Trevigiano, risulta costituita da una rete di centri di medie e piccole dimensioni e da un territorio punteggiato da numerose aree industriali e artigianali. In tale contesto, la presenza di sole infrastrutture per la viabilità locale, storicamente mancante di grandi assi di comunicazione, ha rappresentato da sempre un elemento critico per lo sviluppo del territorio. La Superstrada Pedemontana Veneta potrà essere dunque un’arteria fondamentale per la mobilità della nostra regione e una grande opportunità per l’economia del territorio”. Così il presidente della FOIV –  Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto Paolo Gasparetto. “Per questo gli ingegneri del Veneto auspicano il rapido completamento del collegamento fino a Montecchio, nel vicentino, entro breve, che renderà di fatto l’arteria totalmente percorribile”.

Questa infrastruttura, da tanto tempo attesa, consente inoltre la chiusura dell’anello autostradale del Veneto centrale: “Con l’attivazione di questo segmento della superstrada Pedemontana, unito all’A27, all’A4 e all’A31 – aggiunge Alessandro Turchetto, segretario e referente per l’area metropolitana di FOIV – si crea di fatto il ‘raccordo anulare’ della vasta area metropolitana centro-veneta, con importanti ricadute sulla messa a sistema della viabilità esistente, sull’accessibilità ai servizi a scala metropolitana e più in generale sullo sviluppo della regione”

CODICE CONTRATTI: “DUBBI SU REALE EFFICACIA DELLA NORMA. DANNEGGIATI GLI STUDI PROFESSIONALI VENETI”

“Giunge a termine in questi giorni, il complesso iter di approvazione del nuovo codice dei contratti. Dopo quasi trent’anni dalla prima formulazione della legge Merloni, siamo ora di fronte ad una riforma che innova radicalmente la normativa del settore dei lavori pubblici. L’obiettivo è quello di rendere più snelle e spedite le procedure, mantenendo la qualità delle opere da realizzare e la trasparenza sugli affidamenti. Si rilevano tuttavia alcune criticità e perplessità”. Così il presidente della FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto Paolo Gasparetto.

“La riduzione dei livelli progettuali, da tre a due, solo apparentemente potrà portare ad una riduzione dei tempi di progettazione; molto più verosimilmente rappresenterà invece una sovrapposizione tra differenti fasi di approfondimento tecnico dei progetti e i diversi livelli di approvazione ed autorizzazione degli stessi che potrà ingenerare confusione e inefficienze – prosegue -. La riduzione da dieci a tre anni del lasso temporale per la dimostrazione dei requisiti tecnici di accesso alle gare di progettazione rappresenterà una chiusura del mercato della progettazione delle opere pubbliche per i tanti studi di medio piccole dimensioni, che peraltro caratterizzano la realtà veneta. Altrettanto può dirsi per la parte dei requisiti economici: limitare gli stessi agli ultimi tre anni (e non ai migliori tre degli ultimi cinque come era previsto in precedenza) favorirà l’accesso al mercato da parte delle organizzazioni più grandi e strutturate”.

“Anche l’appalto integrato presenta dubbi sulla sua efficacia, posto che ne è previsto l’utilizzo in forma estensiva, senza precisi limiti applicativi – conclude la FOIV -. Gli ingegneri del Veneto in ogni caso, pur sottolineando le criticità presenti, con spirito costruttivo non faranno mancare alle istituzioni il proprio apporto su questa tematica”.

RASSEGNA STAMPA

Leggi l’articolo della Voce di Rovigo di Sabato 2 aprile sul tema

PREZZARIO REGIONALE: “RISOLVE L’INCERTEZZA SULLA VARIABILITÀ DEI PREZZI”

 “Il nuovo prezzario è accolto positivamente dagli ingegneri del Veneto perché arricchisce la precedente versione e risolve l’incertezza sulla variabilità dei prezzi”. Questo il commento del presidente della FOIV-Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto Paolo Gasparetto all’indomani del via libera da parte della Regione all’aggiornamento annuale del prezzario regionale delle opere pubbliche per l’anno 2023.

 “La FOIV – ricorda Gasparetto – ha partecipato attivamente alla stesura con contributi su vari settori e questo è stato per noi motivo di numerosi momenti di costruttivo confronto interno. Non mancherà in futuro un nostro ulteriore costruttivo apporto su questa tematica. Sarebbe inoltre auspicabile l’apertura di un più ampio confronto con le realtà regionali limitrofe, così da pervenire a prezzari quanto più coordinati per uniformare e agevolare il lavoro dei professionisti e degli operatori economici attivi su più bacini regionali”.

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